Grillo mette il cappello sull'inchiesta Expo: magistratura si muove da quando ci siamo noi

Il leader M5S: "Expo va fermato, è una grandissima puttan....". E attacca pure il commissario Cantone appena nominato dal governo

Grillo mette il cappello sull'inchiesta Expo: magistratura si muove da quando ci siamo noi

L'inchiesta Expo? Tutto merito del Movimento 5 Stelle. È la tesi esposta da Beppe Grillo nella conferenza stampa convocata a Milano nello stesso giorno in cui, nel capoluogo lombardo, è arrivato il presidente del Consiglio per parlare, anche lui, dell'Esposizione universale del prossimo anno. Ma se il capo del governo vuol rassicurare tutti (cittadini, istituzioni e imprese, oltre che, ovviamente, i magistrati), il leader M5S cavalca l'onda di sdegno per acciuffare quanti più voti possibile. Del resto l'occasione per lui era troppo ghiotta per non farlo.

"La magistratura - ha detto Grillo - si sta muovendo perché sa che una forza politica li appoggia. Si muove da quando ci siamo noi". Tutto merito suo, dunque, se c'è un'inchiesta. Chissà cosa ne pensano la Procura e la Dia di Milano. Ma tant'è, in campagna elettorale ogni mezzo è buono per racimolare voti. E se un tempo qualcuno cavalcava l'onda di Mani pulite, oggi Grillo cerca di fare il pieno di voti mettendo il cappello sull'inchiesta. Nulla di nuovo sotto il sole. Con l'avvicinarsi del voto il leader M5S alza i toni, ha capito che è questo il momento per battere forte il ferro finché è caldo. E più caldo di così non potrebbe essere. "C’è una rapina in corso - tuona Grillo riferendosi all'inchiesta -. Noi ci siamo stufati, c’è un’associazione a delinquere alla luce del sole. Sarà una guerra. Con Expo daremo un giro di vite, altro che andare avanti con questa putt...". "L’Expo è stato fatto per riciclare denaro pubblico, non è stata fatta per far vedere l’Italia, perché altrimenti l’avrebbero fatto come il salone del mobile". E insiste: "L’Expo è una grandissima puttanata: fateci i titoli, questo è per il Tg1".

Nella conferenza stampa di Grillo c'è spazio anche per una battuta sulla prima mossa a effetto adottata da Renzi, la nomina di Raffaele Cantone, presidente dell’autorità nazionale anti-corruzione, nel ruolo di supervisore degli appalti: "Ora arriva il supercommissario che va a commissariare il commissario", ironizza Grillo. E prende di mira in modo netto il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala: "Il commissario ha detto che non ha preso niente me che non si è accorto".

Ovviamente non poteva mancare una stoccata nei confronti di Berlusconi, uno dei suoi bersagli preferiti. Grillo, al solito, va giù pesante: "Questo nano gira per curare i suoi interessi. Vi pare normale che sia condannato a fare 4 ore alla settimana in un istituto? È un investimento. Questa salma gira e promette dentiere. Sono palle alle quali non crede neanche più. Vuole salvarsi il culo perché le sue aziende stanno crollando. La pubblicità sta passando sulla rete...".

Invettive anche all'indirizzo di Renzi. "Bisogna licenziare le maestre, che hanno fatto cantare 'Renziii Renziii' questa mattina. E' uno sfascista, come successo con Telecom, svenduti da tre maiali. Lui va avanti con lo stesso cinismo e cattiveria, non distingue le paure e le emozioni della gente. Come Monti". E ripete uno slogan ormai noto: "Stanno distruggendo il Paese con moderazione". E ancora veleno sul capo del governo: "L’ebetino lo capisci dalla faccia chi è. Possibile che non capiate che c’è una differenza tra un bamboccio ed un uomo? Lo abbiamo avuti tutti a scuola uno che appena parlava gli davi uno scappellotto".

538em;">Poi Grillo conferma, soddisfatto, che andrà nel salotto di Porta a Porta: "Vado da Vespa perché rappresenta l’elettorato che mi vede come Hitler (il riferimento è a quanto detto di recente da Berlusconi, ndr). Vado contro un pregiudizio".

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