I seguaci di Grillo su twitter? O sono falsi oppure dormono

Lo studio di Ca­misani Calzolari che ha sollevato il caso dei finti follower fa infuriare il comico. Ma c'è un'anomalia: i fan del leader del Movimento 5 stelle interagiscono pochissimo

I seguaci di Grillo su twitter? O sono falsi oppure dormono

Io sono uno scrittore, non un esperto di internet, come in­vece lo è il professor Marco Ca­misani Calzolari, il quale ha avuto l’imprudenza di sollevare qual­che dubbio sui followers di Grillo, e non l’avesse mai fatto, apriti cie­lo, apriti Grillo. Così il professore, purtroppo, che è un professore e non Rambo, si è tirato indietro, mi­nacciato dagli squadristi aizzati da Grillo, sempre più simile a un piccolo Mussolini smandrappa­to, quindi se non vi dispiace conti­nuo io, poi se mi trovate impicca­to sotto un ponte sapete chi è sta­to. In ogni caso, senza scomodare algoritmi e complessi sistemi di analisi di flussi informatici, qual­cosa anche a occhio non torna. E twitter non è solo una questione di quantità, come il sesso non è mai solo una questione di centi­metri.

Anzitutto vorrei spiegare ai let­tori profani di twitter: è vero che i followers si comprano a pacchet­ti, ma non sono persone, sono «bot», abbreviazione di «robot», ossia software che fanno numero ma non partecipano. Come se voi riempiste un’aula di manichini. Chi ha comprato stock di fol­lowers, se fate attenzione, lo sma­scherate facilmente, perché stati­sticamente è impossibile avere un’aula di centomila morti, am­menoché non sia un cimitero o la classe morta di Tadeusz Kantor.

Comunque sia non voglio insi­nuare che Grillo abbia comprato i suoi followers, come hanno pure fatto molti vip e non vip, e alla fine non è tanto questo che conta nei conti che non tornano. Piuttosto, se non li ha comprati, dormono. Prendo uno degli ultimi cinguetii di Grillo, che rappresenta una me­dia, come numero di commenti e retweet , delfeedback di Grillo: «Verrà l’ora della resa dei conti e tutti dovrà essere restituito con l’interesse». Sgrammaticatura e tono da giudizio universale a par­te ( Grillo lo si potrebbe trasferire a Galbiate insieme a Celentano, al­meno i messia li raggruppiamo tutti insieme) conta un commen­to e 59 retweet . Vale a dire: un pen­siero così grillesco, così minaccio­so,così giustizialista e vaffancule­sco, suscita la condivisione di 59 persone su 638mila. Eppure Gril­lo fa della rete un punto di forza, come se l’avesse inventata lui.Co­me un politico si appella agli elet­tori, lui,l’antipolitico,si appella al­la rete.

Tuttavia, se tanto mi dà tanto, non si capisce perché, nonostan­te il 20% del Movimento Cinque Stelle, nonostante sia il soggetto politico più esplosivo del momen­to, nonostante nei talk show perfi­no d’estate in Italia non si faccia che parlare di politica e solo di po­litica (con una parentesi calcisti­ca ma qui è la stessa cosa), nono­stante i seicentomila e passafol­lowers , i più influenti su twitter se­condo la classifica di Klout siano: Valentino Rossi, Jovanotti e Sel­vaggia Lucarelli. In pratica qualsi­asi stronzata scrivano Valentino Rossi, Jovanotti e Selvaggia Luca­relli viene ritwittata molto più dei proclami guerrafondai di Grillo. «Tutti in piedi per Re Roger» butta lì Valentino, e subito 884 retweet , e probabilmente si mettono in pie­di davvero. Stando alla metafisica della rete di Grillo, se Valentino Rossi fonda un partito le cinque stelle se le mangia a colazione in un boccone come il pandistelle del Mulino Bianco. Qualcuno obietterà che Valentino Rossi ha un milione e centomila followers , ma la Lucarelli ne ha dieci volte meno di Grillo, sebbene siano co­munque 92191. In ogni caso pren­diamoli per buoni. La Lucarelli scrive «Se qualcuno volesse gentil­mente dire al mio ex, quello che mi amava tanto, che compio gli an­ni il 30, non oggi. Grazie» e imme­diatamente ha ben 96 retweet e 61 preferiti, ossia oltre centocin­quanta persone trovano interes­sante questo pensiero. Oppure, pensiero più ermetico: «Chi si so­miglia, si twitta», 88 retweet . Cer­to, più che calcolare chi è influen­te su twitter , bisognerebbe valuta­re verso cosa si influenza. Gli oro­scopi influenzano più della teoria della relatività, che la maggior par­te della gente non sa neppure cosa sia, ma senza la relatività non po­trebbero neppure usare il proprio Tom Tom. Nel caso dei suddetti in­fluenzanti, di certo non ti influen­zano a leggere la Recherche o ad aprire un libro. Infatti, come carti­na tornasole, basta guardare co­me languono i consigli di lettura raccolti nell’ hashtag #twitter­guest del Corriere della Sera ,perfi­no Alberto Arbasino, tra i nostri più grandi scrittori, ha avuto una media di 5 retweet . Che sono più o meno i cinque lettori a cui si riferi­va Carlo Emilio Gadda.

Tuttavia c’è una consolazione: se la Luca­relli, Jovanotti e Valentino Rossi sono i più influenti su twitter , e che i followers di Grillo siano reali o meno, tra i meno influenti deve esserci come minimo Einstein.

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