Dipendenti comunali in sciopero a Roma contro Ignazio Marino

Secondo i sindacati sono scese in piazza più di diecimila persone. Ferme molte scuole, dipartimenti e nuclei di polizia locale

Dipendenti comunali in sciopero a Roma contro Ignazio Marino

L'arrivo al Campidoglio del sindaco di Roma, Ignazio Marino, è stato salutato questa mattina dai fischi dei dipendenti municipali, che hanno deciso di scioperare contro il taglio dei salari accessori dal 31 luglio.

Per la prima volta nella storia della città, le sigle sindacali hanno deciso per uno sciopero generale, contro una misura che porterà alla riorganizzazione dell'integrazione.

Il ministero dell'Economia aveva sottolineato nei mesi scorsi la necessità di ripensare i salari accessori, legandoli alla prestazione dei dipendenti. Marino aveva assicurato che le retribuzioni non sarebbero state toccate, ma i sindacati hanno chiesto la revoca della delibera firmata dal sindaco.

Secondo il segretario di Fp-Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, sono "almeno diecimila" i lavoratori che oggi hanno incrociato le braccia, con un'adesione dell'80% che ha lasciato chiuse molte scuole e diversi dipartimenti municipali. Non operativi anche diversi gruppi di polizia locali.

In mattinata traffico in tilt nel centro di Roma. Diverse strade sono rimaste chiuse per permettere al corteo dei manifestanti di raggiungere il Campidoglio.

Marino ha commentato la mobilitazione a margine di un incontro in Prefettura, dicendo che "i sindacati non fanno l'interesse dei lavoratori che è invece essere sereni, avere un salario che io ho difeso con le unghie e con i denti ed avere un nuovo contratto".

Su Facebook David Sassoli, parlamentare europeo del Partito Democratico, ha parlato dello sciopero come di un "momento doloroso", in cui i dipendenti protestano contro un sindaco del suo stesso partito.

"Abbiamo vinto il Comune e 15 municipi su 15 - ha aggiunto, chiedendo di lavorare per far ripartire la Capitale -. Non abbiamo alibi. Non abbiamo scusanti. Non abbiamo nemici o complotti esterni da evocare".

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