La vignetta choc di Vauro: ecco come ha disegnato la Meloni

Il vignettista ha pubblicato una vignetta di scherno della presidente del Consiglio: "Mi è rimasto un pelo sotto la lingua"

La vignetta choc di Vauro: ecco come ha disegnato la Meloni
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Il viaggio a Washington di Giorgia Meloni è stato un successo al di là delle previsioni. Non era semplice e non era scontato, ma la premier ha ottenuto da Donald Trump la promessa di un viaggio a Roma durante il quale potrebbe esserci la possibilità di un incontro con Ursula von der Leyen. Meloni è entrata e uscita a testa alta dallo Studio ovale della Casa Bianca e al netto di alcuni commentatori di schieramento opposto che ammettono la buona riuscita della missione americana, altri preferiscono arrampicarsi sugli specchi e perfino sbeffeggiare il prsidente del Consiglio. Tutto fa campagna elettorale in questo Paese, mentre all'estero è stata elogiata la postura di Meloni con Trump. Ma tra i critici del lavoro del premier emerge anche la vignetta di Vauro, che va oltre e arriva al dileggio.

Nella vignetta pubblicata oggi sul Fatto Quotidiano è stata da più parti definita "sessista". Il vignettista ha rappresentato la presidente Meloni che tenta di rispondere alle domande dei giornalisti ma si trova costretta a fermarsi: "Mi è rimasto un pelo sotto la lingua". Il riferimento non è difficile da capire, ed è anche piuttosto volgare, come hanno sottolineato alcuni esponenti di Fratelli d'Italia, che si sono esposti per criticare l'impostazione del disegno di Vauro, le cui immagini sono state definite "a dir poco di cattivo gusto, volgari e irrispettose" dall'onorevole Alice Buonguerrieri.

"La chiamano satira difendendone la ratio come se tutto fosse concesso sotto l’egida della libertà di dire, scrivere e disegnare di tutto, ma non lo è. Soprattutto non lo è il sessismo, a prescindere dal colore politico", ha aggiunto la deputata di Fratelli d'Italia, sottolineando che "quelle parole e quei tratti di matita rappresentano un’offesa per tutte le donne ed in particolare per la Premier Meloni che invece, fra gli altri, ha il merito di aver portato l’Italia a tornare protagonista sulla scena internazionale".

l capogruppo dei deputati di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, ha definito la vignetta "vomitevole", aggiungendo: "E nessuno dica che è satira. È schifo. E le femministe di sinistra zitte". Così anche la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini, che dichiara che la vignetta "non è ironia, non è provocazione, non è nemmeno sarcasmo: è puro odio sessista. Una rappresentazione volgare, lurida, intrisa di stereotipi da osteria".

Il coraggio, ha aggiunto, "non sta nell’insultare una donna potente. Il vero coraggio sarebbe riconoscere che certa sinistra ha un problema: si crede moralmente superiore, ma non ha più nemmeno la decenza".

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