Guido Podestà (Pdl) è indagato per concorso in falso ideologico. L'inchiesta riguarda presunte firme false nella presentazione delle liste elettorali regionali del 2010, quando il presidente della Provincia di Milano era coordinatore del partito e quando era candidato l'attuale governatore della Lombardia, Roberto Formigoni.
A renderlo noto è stato lo stesso Podestà sul suo sito, precisando che quanto agli atti "non ha nulla a che fare con l’attività istituzionale e di amministrazione della Provincia". "Questa mattina alle 10,30 ho accolto nel mio ufficio due rappresentanti della polizia giudiziaria che mi hanno notificato un’informazione di garanzia sul diritto di difesa e un avviso di conclusione delle indagini", spiega Podestà nella nota ribadendo la sua estraneità ai fatti e aggiungendo che gli atti si riferiscono "alle indagini relative alla presentazione delle liste elettorali regionali "Per la çombardia" e provinciali "Popolo della libertà Berlusconi per Formigoni" e collegati, dunque, al periodo in cui ero coordinatore regionale del Pdl".
A fare il nome di Podestà è stata Clotilde Strada, vice responsabile elettorale del Pdl lombardo e assistente del consigliere regionale Nicole Minetti. Interrogata il 14 marzo 2011, ha detto che "contrariamente a quanto di solito avveniva, per queste elezioni ho avuto un ruolo un po' più marginale nella raccolta firme, in quanto avevo problemi familiari".
Podestà le aveva chiesto di seguire comunque "una parte della vicenda elettorale, la parte burocratica, ma per quanto atteneva di coordinare i certificatori per la raccolta delle firme tale compito fu gestito direttamente da Podestà e dall’onorevole Massimo Corsaro, i quali controllavano che ognuno svolgesse il proprio compito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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