Gli italiani bocciano i sindaci rossi: Pisapia, De Magistris e Doria. Renzi va maluccio

Sondaggio Ipr Marketing-Il Sole24Ore. In calo i consensi per sindaci e governatori. Tra i primi cittadini vince Cattaneo (Pavia). In calo Marino (Roma). Molto male Pizzarotti (Parma)

Gli italiani bocciano i sindaci rossi: Pisapia, De Magistris e Doria. Renzi va maluccio

Non è il peggiore di tutti ma desta un certo scalpore che, nella classifica del consenso dei politici locali, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, segretario del Pd, non brilli particolarmente. Se parlassimo del campionato di calcio sarebbe fuori dalla Champions League e faticherebbe non poco per conquistare un posto in Europa League (la vecchia Coppa Uefa). Nel complesso, come rivela il sondaggio Ipr Marketing-Il sole 24 Ore,  diminuisce la fiducia dei cittadini verso sindaci e presidenti di Regione. Tra i governatori vince Rossi (Toscana), anche se i consensi calano rispetto al giorno dell'elezione (dal 59,7 al 57%). Seguono Zaia (Veneto, -4% di consensi) e Caldoro (Campania, +0,7%). Oltre a Caldoro e Maroni, crescono anche Serracchiani (Friuli Venezia Giulia) e Crocetta, che però occupa l'ultimo posto. 

Ma torniamo ai sindaci. Se la passano decisamente male molti big: Ignazio Marino (21° posto, -7,4% di consensi rispetto al giorno dell'elezione). Peggio di lui i sindaci della cosiddetta "rivoluzione arancione", quelli di Milano, Napoli e Genova: Pisapia e De Magistris sono al 54° posto (-4,1% il milanese, -14,38% il napoletano). Doria, invece, è ancora più indietro, al 76° posto, con un consenso del 48% (-11,71%).

Renzi, come dicevamo, non se la cava benissimo: in classifica è al 26° posto, perde rispetto al giorno delle elezioni (-4,51%), ma guadagna tre punti percentuali sul Governance Poll del 2012. All'ultimo posto si colloca Ippazio Stefàno, sindaco di Taranto, che raccoglie solo il 40% dei consensi, con un tracollo del 29,7% rispetto al giorno del voto. Al primo posto, con un gradimento del 68% e un incremento robusto (+13,63%) c'è il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo (Forza Italia). Bene anche i pd Michele Emiliano (Bari) al 2° posto (66%, +6,13%) e Vincenzo De Luca (Salerno), al terzo posto (65%), ma con un forte calo di consensi rispetto all'elezione, pari al 9,42%. E il cinquestelle Federico Pizzarotti? Decisamente male, al 73° posto, con il 49% dei consensi e un calo dell'11,23%.

La classifica è condizionata più dal dissenso che dal consenso, infatti ben due sindaci su tre hanno fatto registrare una flessione del gradimento e, tranne rare eccezioni, per i pochi primi cittadini che vedono crescere le proprie performance si tratta di incrementi contenuti nell'ordine di pochi punti percentuali.

Tasse in crescita, sicurezza e adempimenti complicati: sempre meno i cittadini intenzionati a confermare il voto. Se in totale il 65% dei sindaci perde consenso, questa percentuale aumenta addirittura al 76% tra i Governatori, segno che la sfiducia verso i politici è generalizzata.

 

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