Lutto nazionale e funerali di Stato in Duomo: l'addio a Silvio Berlusconi

Lutto nazionale per i funerali di Stato, che si svolgeranno nel Duomo di Milano: sarà presente anche Sergio Mattarella

Lutto nazionale e funerali di Stato in Duomo: l'addio a Silvio Berlusconi
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Il corpo dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, deceduto questa mattina all'ospedale San Raffaele di Milano, sarà trasferito nel primo pomeriggio nella sua casa di Arcore, a Villa San Martino.

Per quanto concerne, invece, i funerali di Stato, questi si svolgeranno nel pomeriggio di mercoledì 14 giugno, alle ore 15:00, nel Duomo di Milano: la celebrazione sarà presieduta da Mario Delpini, arcivescovo di Milano. In quell'occasione il governo ha programmato di proclamare il lutto nazionale, con un dispositivo firmato in queste ore dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

Il Quirinale è rimasto in contatto con la famiglia dell'ex premier per eventuali modifiche da apportare all'agenda del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale, come confermato, sarà ovviamente presente ai funerali. Attesa anche la partecipazione di altri Capi di Stato stranieri. Mercoledì sarà presente anche il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, come riferito ad Agi da Bruxelles. Il sindaco di Arcore Rosalba Colombo ha annunciato il lutto cittadino.

Due i giorni di camera ardente, che inizialmente sarebbe dovuto essere allestita domani nella sede Mediaset di Cologno Monzese: un'ipotesi comunque tramontata per motivi di ordine pubblico, stando a quanto riferito da AdnKronos. La salma di Silvio Berlusconi, secondo alcuni fonti citate da Agi, resterà a villa San Martino ad Arcore fino ai funerali. L'accesso, dunque, sarà consentito solo ai familiari.

In tanti hanno dato disponibilità per esporre la salma di Silvio Berlusconi. Tra i primi Ignazio La Russa:"Ho fatto sapere alla famiglia e alla figlia Barbara che, se lo ritenessero opportuno, il Senato è disponibile ad allestire la camera ardente", ha dichiarato infatti il presidente del consesso di Palazzo Madama in collegamento telefonico col Tg1. "Il Senato sarebbe orgoglioso di poter dare l’estremo saluto a un uomo che ha segnato la vita del Paese", ha aggiunto. "Simbolicamente credo sia qualcosa che abbia un significato, ma la decisione è chiaramente della famiglia. Io posso solo dare la disponibilità del Senato", ha concluso.

Anche il sindaco di Milano Beppe Sala ha teso una mano ai familiari dell'ex presidente del Consiglio, offrendo la possibilità di allestire la camera ardente presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune."Ho offerto, tramite Fedele Confalonieri, alla sua famiglia la Sala Alessi per la Camera ardente, se lo gradissero", ha anticipato Sala durante una conferenza stampa, "però ovviamente sono cose che stanno nella volontà della famiglia, e credo che sia assolutamente giusto se volessero".

Sull'eventualità di intitolare una via di Milano a Silvio Berlusconi il sindaco Sala ha spiegato che per "l'intitolazione di una strada o di un monumento ci sono delle regole che dicono di aspettare dieci anni, ma non è quello l'unico modo per ricordare". "Il mio ricordo personale più vivo risale a qualche anno fa, della sua visita a Expo", ha raccontato ai giornalisti il primo cittadino di Milano.

"Lui era perplesso perché diceva che sarebbe arrivata molta gente e io gli dissi di stare tranquillo, perché chi era a suo favore l'avrebbe applaudito, chi era contro di lui non si sarebbe comunque permesso gesti ostili", ha aggiunto, "doveva rimanere un attimo, rimase qualche ora e fu un ricordo simpatico".

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