"Alla larga dal campo largo". Ecco l'ultima giravolta di Carlo Calenda

Carlo Calenda ribadisce:"Noi non siamo nel campo largo", ma poi si allea col centrosinistra ovunque...

"Alla larga dal campo largo". Ecco l'ultima giravolta di Carlo Calenda
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"Noi non siamo nel campo largo, non perché ci sta antipatica Schlein, ma semplicemente perché le cose che propongono non le condividiamo o le condividiamo molto in parte". Carlo Calenda, intervenendo a 'Tg2 Italia Europa' su Rai2, ha ribadito che una parziale convergenza con i giallorossi su alcuni precisi temi come l'immigrazione l'economia e l'energia non bastano.

Per il leader di Azione "la politica non è un gioco" e Calenda non ci sta ad agire né come Giorgia Meloni che, arrivata al governo, "fa il contrario di quello che aveva promesso" né come chi dall'opposizione dice che "ci sono soldi per fare qualunque cosa". Poche ore dopo, poi, Calenda posta su X un video in cui Angelo Bonelli, fondatore di Europa Verde, parla di nucleare "facendo - scrive il politico centrista - una gran confusione tra prezzo del gas e dell'energia elettrica". Secondo Calenda, si può essere favorecoli o contrari al nucleare "ma - aggiunge - non conoscere neppure le basi del mercato dell'energia è oggettivamente indecoroso". La chiosa è un colpo al cuore di una possibile alleanza strutturale con gli altri partiti di centrosinistra: "E un governo con Bonelli all'Ambiente - profetizza Calenda - sarebbe davvero pericoloso. Alla larga dal campo largo".

Una situazione un po' surreale visto e considerato che Azione si presenterà in alleanza con il centrosinistra in tutte le prossime tornate elettorali in Liguria, in Umbria e in Emilia-Romagna. Una scelta che ha determinato un vero e proprio esodo dal partito di Calenda con il garantista Enrico Costa che è tornato in Forza Italia e con le parlamentari Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace che sono pronte ad approdare tra le file di Noi Moderati di Maurizio Lupi. Tutti hanno abbandonato per lo stesso motivo: il lento e inesorabile avvicinamento del partito di Calenda al centrosinistra. Nonostante tutte le rassicurazioni del caso, infatti, appare evidente che Azione, nolente o volente, entrerà nel campo largo. Calenda è pronto a compiere l'ennesima giravolta. Nel 2022 aveva stracciato l'accordo con Enrico Letta dopo 48 ore proprio a causa del duo Bonelli-Fratoianni e si era alleato con Matteo Renzi.

Oggi, invece, si batte contro l'autonomia differenziata del ministro Calderoli insieme a tutte le forze di centrosinistra ed è disposto a stare nella stessa coalizione sia con Avs sia con l'arcinemico Renzi correndo col simbolo di Azione in tutte e tre le Regioni.

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