All'indomani della manifestazione a Roma della Triplice, il ministro del Welfare Elsa Fornero torna a lanciare un appello a tutte le parti sociali affinché si trovi la quadra su quelle riforme strutturali necessarie a rilanciare il mercato del lavoro. Per la titolare del Welfare la riforma va fatta insieme ma presto. Solo in questo modo il governo potrà consentire al Paese di stare al passo con il continuo mutamento dell'economia mondiale. Quello che la Fornero ha in mente è un quadro di nuove regole non senza una "rete di sicurezza" più ampia per i lavoratori.
In una lettera alla Stampa, il ministro del Lavoro traccia le linee guida del piano sul tavolo del dicastero. Due sono i "requisiti essenziali" che dovrà avere il nuovo mercato del lavoro: "un adeguato grado di ’buonà flessibilità del lavoro stesso da parte delle imprese" e "un adeguato sistema di strumenti - assicurativi e assistenziali - che consentano ai lavoratori e alle imprese di gestire il cambiamento e il rinnovamento strutturale, anziché subirli". La Fornero riconosce chiaramente che l'Italia sta dimostrando di "voler rapidamente superare le condizioni di debolezza strutturale che ne hanno fortemente frenato lo sviluppo nel corso negli ultimi decenni". Ma, al tempo stesso, lancia un avvertimento a quelle forze che sono sempre pronte a mettersi di traverso: "Senza una riforma complessiva del mercato del lavoro, però, che renda il mercato stesso funzionale e dinamico il sistema produttivo italiano non riuscirà a risollevarsi".
Secondo il ministro del Welfare, il nuovo mercato dovrà essere "funzionale alle opportunità e alle sfide poste dall’economia globale con le sue nuove tecnologie, e dinamico, per adattarsi rapidamente a cicli economici e a fenomeni competitivi dai ritmi molto più veloci di un tempo". "Rimediare si può", assicura la Fornero citando proprio l'esempio della Germania all'inizio del decennio scorso insieme ai risultati raggiunti. "L’incoerenza tra la flessibilità introdotta nel mercato attuale - aggiunge Fornero - ha evidenti effetti sperequativi: vi sono settori e lavoratori che possono godere di generosi strumenti di sostegno e altri che ne sono del tutto esclusi". Il ministro del Welfare conclude, quindi, ricordando che quella del lavoro è una riforma necessaria ma non sufficiente.
Per la Fornero rappresenta, infatti, "un ingrediente essenziale di una ricetta più complessa per rimediare alle debolezze strutturali del Paese". Ed è nel quadro di quella ricetta che gli interventi prefigurati vanno intesi e valutati: "La riforma è necessaria ma da sola non è sufficiente a garantire la creazione di benessere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.