Il recente confronto alla Camera tra Elly Schlein e Giorgia Meloni ha segnato una svolta a sinistra. Per ideologia, toni battaglieri e faziosità, la nuova segretaria dem si è infatti conquistata lo scettro di reginetta dell'opposizione, scalzando Giuseppe Conte da quel ruolo. "Schlein? Va benissimo", a incoronare la deputata dem ci aveva pensato già Beppe Grillo di recente, con parole che avevano infastidito non poco l'area contiana del Movimento. Ma ora un ideale schiaffo all'ex premier è arrivato anche da chi, fino a pochi mesi fa, era considerato un intellettuale di riferimento per il Movimento.
De Masi e i cambiamenti in atto
Interpellato stamani su quanto sta accadendo in politica, il sociologo molisano Domenico De Masi non ha esitato nel riconoscere come Schlein abbia di fatto rubato la scena all'ex avvocato del popolo. "Dal punto di vista sociologico si è vista una metafora dei cambiamenti in atto. C'erano due donne anziché due uomini, credo che sia la prima volta nella storia repubblicana che due donne ai primi posti battagliano in modo anche più frontale di quanto avessero fatto i maschi", ha affermato il professore, riferendosi al recente confronto fra il premier e la segretaria Pd nell'ambito del question time alla Camera.
Lo schiaffo a Conte
E alla giornalista Alessandra Sardoni, che gli chiedeva se Schlein fosse diventata la leader dell'opposizione, De Masi ha risposto: "Di fatto lo è, non c'è dubbio. Magari può cambiate col tempo, ma è un momento in cui tutti i media sono su di lei, la novità è lei". Che smacco per Giuseppe Conte, al quale - fino a poche settimane fa - veniva riconosciuto il ruolo di guida degli anti-Meloni. L'ex premier "deve far diventare M5s il vero partito di sinistra italiano, partito che ora non c’è...", aveva spiegato il sociologo all'Huffington Post, ma le prime mosse ultra-progressiste della Schlein sono bastate a ribaltare la situazione.
La via indicata ai grillini delusi
Ora infatti, con un ritorno al passato più ideologico e militante, è la stessa leader Pd a interpretare le istanze più identitarie della sinistra, includendo nelle sue intemerate anche istanze grilline come il salario minimo e il reddito di cittadinanza. "Le nostre idee devono andare avanti con altri nomi", aveva detto Grillo e con il passare dei giorni quelle sue parole assumono concretezza. E pure la stoccata del sociologo De Masi appare emblematica.
Già nei giorni scorsi l'intellettuale apprezzato dai grillini aveva confidato di aver votato la Schlein alle primarie, facendo irritare i pentastellati e suggerendo indirettamente una direzione a quei simpatizzanti 5s delusi dalle ultime mosse del Movimento contiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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