La sinistra col freno a mano tirato è già pronta rallentare le riforme. A pochi giorni dall'annuncio del governo di voler tirare dritto sul presidenzialismo, i progressiti hanno alzato gli scudi e subito evocato un pericolo. La solita sindrome di chi grida al lupo a prescindere. La volontà del ministro per le riforme Elisabetta Casellati di avviare un processo di confronto trasversale ha incontrato così lo scetticismo dei dem, maldisposti a collaborare con il centrodestra per quella che potrebbe essere un'occasione di vero rinnovamento.
Il no del Pd alla riforma
"Se l'opposizione è coerente oggi deve dire sì al semi-presidenzialismo", aveva osservato nei giorni scorsi la Casellati, ricordando che già in passato la sinistra aveva discusso sull'argomento con segnali d'apertura verso tale opzione. Eppure, anche di fronte alla mano tesa del governo, il Pd ha già detto niet. "Fin qui è stato tutto improntato a improvvisazione e pressapochismo e l'idea che governo e maggioranza possano maneggiare un tema tanto delicato e incandescente come quello della riforma costituzionale fa tremare le vene ai polsi", hanno fatto sapere fonti del Nazareno, secondo quanto riportano le agenzie di stampa.
La proposta di dialogo e la chiusura dei dem
In realtà il ministro Casellati aveva esplicitamente detto di voler avviare delle consultazioni con tutti i leader di partito proprio per arrivare a un percorso di riforma condiviso. Al contempo, aveva spiegato che il centrodestra avrebbe fatto da sé in extrema ratio, solo a fronte a una chiusura pregiudiziale delle opposizioni. Quel ragionamento tuttavia è stato travisato e caricato dal Pd di attributi negativi.
"C'è un tema di merito e un tema di metodo. Sul metodo, è curioso che si dica di volere aprire un confronto e poi si dichiari che, comunque vada, la maggioranza andrà avanti da sola per un governo presidenziale. Mettere la cosa in questi termini, significa non voler fare un confronto vero, ma voler fare valere la forza dei numeri", ha affermato al riguardo il senatore del Pd, Andrea Giorgis, interpellato dall'Agi.
"Presidenzialismo è la risposta sbagliata"
Ora l'impressione è che il Pd intenda andare al muro contro muro pur di sabotare sin dalle fondamenta il progetto del governo Meloni.
"Il presidenzialismo è la risposta sbagliata, che rischia di acuire i problemi del sistema indebolendo la capacità delle istituzioni politiche e democratiche di governare i processi economici e sociali. Dobbiamo fare tesoro dei tanti fallimenti ottenuti nei tentativi passati", ha spiegato ancora il senatore Gregoris, tradendo la posizione del Pd sull'argomento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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