"Limitare e vietare i jet privati". La nuova eco-crociata della sinistra green

Verdi e Sinistra Italiana presentano un disegno di legge per fermare l'uso dei jet privati in Italia. "I capricci dei privilegiati inquinano tanto". Nel testo limitazioni, imposte progressive e accise sul cherosene

Jet privato
Jet privato

L'ultima eco-crociata della sinistra ha ufficialmente preso il decollo, a differenza degli aerei che i paladini green ora vogliono fermi a terra. A Montecitorio l'Alleanza Verdi Sinistra Italiana ha depositato una proposta di legge per limitare l'utilizzo dei jet privati in Italia. "Misure in materia di trasporto aereo privato per la riduzione delle emissioni climalteranti", recita l'intestazione del testo con cui gli ecologisti dell'opposizione intendono dichiarare guerra ai ricchi. "I capricci di un piccolo gruppo di privilegiati non hanno mai inquinato tanto", ha infatti lamentato Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde, rivendicando con orgoglio l'avvio di questa controversa battaglia già promessa in campagna elettorale.

La battaglia contro i jet privati

"Nel 2022 il numero di voli in jet privato è più che raddoppiato, in Italia in particolare abbiamo un +61%, e questi a loro volta hanno raddoppiato le emissioni. Per fare solo un esempio: 4 ore di volo in jet privato emettono tanta CO2 quanto un singolo cittadino italiano in un anno intero", ha argomentato la deputata di Alleanza Verdi Sinistra, criticando in particolare l'uso dei suddetti velivoli sulle brevi tratte. L'obiettivo della proposta di legge - ha quindi spiegato il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni - è quello di "intervenire per limitare e progressivamente vietare quando non necessario l'uso di questi mezzi di trasporto". Ma la misura è alquanto discussa: molti infatti ne contestano il carattere fortemente ideologico nella risoluzione di un tema che anche altri si sono posti.

Cosa prevede il disegno di legge

Tre i punti principali della proposta di legge avanzata da Verdi e Sinistra Italiana: vietare l'uso di jet e velivoli privati per la percorrenza di tratte brevi, inferiori a 300 chilometri; estendere l'accisa sul cherosene d'aviazione anche a jet e velivoli privati, al momento esclusi esclusi; introdurre una tassa sui passeggeri, di 400 euro l'uno, per ogni volo, e un'imposta progressiva sul carico trasportato. E un quarto punto, ritenuto fondamentale da Avs: vietare su tutto l'arco alpino gli elitaxi. Sono esclusi dai divieti, i mezzi di soccorso. I velivoli privati - si legge in uno stralcio del testo, riportato da Fanpage - "sono l’emblema di un settore inquinante e iniquo. Nel 2018 la metà di tutte le emissioni del trasporto aereo è stata causata dell’1% della popolazione mondiale, mentre l'80% delle persone nel mondo non ha mai viaggiato in aereo".

Da sinistra ricordano che in Europa "ci sono iniziative di questo genere, dalla Francia all'Irlanda all'Olanda dove l'aeroporto di Amsterdam vieterà i jet privati dal 2025". E così l'intenzione è di perorare quella causa anche nel nostro Paese. "Noi come Alleanza Verdi Sinistra ci poniamo l'obiettivo di iniziare a limitare l'uso di questi mezzi con una proposta di legge che vuole applicare il principio del chi inquina paga, utilizzando poi il gettito ricavato per investire sul trasporto pubblico a beneficio della collettività. Iniziamo dalle tratte brevi, laddove ci sono alternative su ferro, per arrivare ad eliminare tout court dal 2030 tutti i mezzi che non saranno a emissioni zero", ha affermato ancora Eleonora Evi di Avs.

Il paradosso della sinistra green

Il grande paradosso della sinistra ambientalista riguarda però l'ostinata refrattarietà di quella fazione politica alla realizzazione di

infrastrutture e grandi opere che facilitino i collegamenti ad alta velocità. Sui "no", sulle tasse e sui divieti gli ambientalisti militanti sono sempre in prima linea. Sui "sì", sugli investimenti nel progresso invece latitano.

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