Stretta sui "lupi solitari". Il piano del governo per fermare il terrorismo islamico

I pericoli più seri per la sicurezza del Paese e dell'Europa ora arrivano dai lupi solitari: il governo lavora a una stretta con pene detentive tra i 2 e i 6 anni

Stretta sui "lupi solitari". Il piano del governo per fermare il terrorismo islamico
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L'allarme terrorismo in Italia, così come in Europa, è concreto anche se i ministri sono concordi nel sottolineare che non esiste in questo momento una minaccia specifica. I siti sensibili sono tutti monitorati e presidiati con la massima attenzione e il lavoro di intelligence sta approfondendo le maglie delle reti del terrorismo nel nostro Paese. A far paura, in questo momento, non sono tanto le organizzazioni quanto i lupi solitari, a causa della loro imprevedibilità. Non è escluso siano numerose le cellule dormienti della jiahd nel nostro Paese e in altri Stati dell'Unione europea, una considerazione figlia della statistica dei grandi numeri in considerazione dei numeri molto elevati di arrivi dai Paesi in cui l'estremismo islamico è più radicato.

In ragione di questo, il governo sta studiando alcune ulteriori strette tra le quali quella spiegata da Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia e componente della commissione Affari costituzionali della Camera. "Fratelli d'Italia apporta una ulteriore stretta contro gli atti di terrorismo con la reclusione da due a sei anni per chi anche solo detiene le istruzioni per l'utilizzo di armi da fuoco o di altre armi, sostanze chimiche, batteriologiche nocive o pericolose", spiega l'onorevole. Nell'emendamento sono inserite indicazioni anche su qualunque altra "tecnica o metodo per il compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, anche se rivolti contro uno Stato estero, un'istituzione o un organismo internazionale".

Un stretta onnicomprensiva che si rivolge al terrorismo islamico ma va a colpire anche chiunque, sul territorio nazionale, progetta o idealizza qualunque tipo di attentato. "Con l'emendamento a mia prima firma al decreto legge Cutro 2 si vanno dunque a colpire coloro che - al di fuori dall'associazionismo, quindi anche i lupi solitari - attentano, guidati da fanatismo ed estremismo, alla libertà dell'occidente", spiega ancora l'onorevole Montaruli, sottolineando che questo non è "un punto su cui si può arretrare". Questo emendamento, spiega Montaruli raggiunta da ilGiornale.it, "risponde ad un’esigenza di sicurezza sempre attuale e semmai gli episodi attuali dimostrano come l’attenzione debba essere sempre alta".

L'onorevole considera questa nuova stretta come una ulteriore tutela, perché "lottare per la sicurezza è lottare per la libertà che qualcuno con le proprie condotte vorrebbe intaccare". Per altro, per anticipare eventuali polemiche che, come sempre, potrebbero scatenarsi, l'esponente di Fratelli d'Italia ci tiene a sottolineare che "l'emendamento esclude esplicitamente la detenzione del materiale per finalità estranee a condotte penalmente illecite: i nostri presidi costituzionali sono i principi su cui ci fondiamo senza però lasciare come forse vorrebbe qualche buonista che vengano usati strumentalmente per colpirci".

Ma questo non vuol dire che l'Italia sia un Paese a rischio nell'immediato, e questo è dimostrato dal fatto che "nonostante sia geograficamente esposto non abbia mai subito atti paragonabili a quelli registrati in altri Paesi europei".

Non è sicuramente un caso ma è il frutto del grande lavoro degli apparati della sicurezza, che Montaruli ci tiene a ringraziare. "Al netto di questo, nessuna Nazione è esente dalla necessità di continuare a lavorare in tal senso", conclude l'onorevole.

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