Massima attenzione alla minaccia terrorismo in Italia. Martedì al Viminale sono stati passati in rassegna tutti i possibili pericoli del ritorno di fiamma jihadista in seguito a quanto accaduto in Israele: dall'azione di un 'lupo solitario' alla riattivazione di cellule islamiste sul territorio nazionale, passando per le infiltrazioni di elementi pericolosi attraverso i flussi migratori e la propaganda per fare proseliti sul web e nelle carceri fino ai gruppi pro-Hamas. Il premier Meloni ha messo in guardia dal "rischio di emulazione degli atti criminali che potrebbe arrivare anche da noi", Viminale già al lavoro per monitorare ogni possibile pericolo.
Non saranno monitorati esclusivamente i target israeliani come sinagoghe, ambasciate e interessi commerciali. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha convocato nel pomeriggio il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dei vertici delle forze di polizia e di quelli delle agenzie di intelligence: disposto "l'innalzamento del livello di attenzione verso ogni possibile obiettivo e un rafforzamento delle misure di prevenzione sul territorio". Ma non è tutto: operativo anche il Comitato di analisi strategica antiterrorismo. Per il momento non sono state annotate pianificazioni ostili verso l'Italia, ma l'evoluzione verrà sorvegliata con la massima attenzione dalle autorità.
Il pericolo terrorismo sarà palpabile nel corso dei prossimi mesi, tra le minacce della Jihad e l'appuntamento primaverile con le elezioni Europee, evento dal grande potenziale attrattivo per chi ha interesse a destabilizzare. Ma già le prossime saranno giornate particolarmente calde: potenziati i presidi su indicazione del capo della Polizia, Vittorio Pisani; a Roma, dove lunedì prossimo ci sarà la cerimonia per l'ottantesimo anniversario del rastrellamento delle Ss naziste nel Ghetto. Poi un occhio di riguardo a stazioni, aeroporti e luoghi simbolo delle varie città italiane. Monitorati gli ambienti islamici più radicali, le carceri ed anche la rete dove le immagini delle uccisioni efferate di civili israeliani stanno avendo molte condivisioni e vengono utilizzate per invitare alla jihad.
Riflettori accesi anche sul dossier immigrazione. Come evidenziato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, il focus è stato potenziato sia via mare che attraverso la rotta balcanica: "In un momento di tensione bisogna verificare che tra i migranti irregolari non ci siano terroristi che cercano di entrare in Europa mischiandosi con chi fugge dal proprio Paese".
Infine, l'attenzione rivolata ai gruppi palestinesi già attivi sul territorio: gruppi che fanno riferimento a diverse fazioni e che hanno diverse modalità per difendere la causa. Non sono mancati in passato i campanelli d'allarme circa possibili raccolte fondi per finanziare i miliziani di Hamas.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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