Lui è in carcere, la banca gli vende la casa

È successo a Catania, dove approfittando dell'assenza forzata del proprietario l'istituto ha agito a sua insaputa. Appello al Codacons dalla cella

Lui è in carcere, la banca gli vende la casa

Gli hanno venduto la casa a sua insaputa, approfittando del fatto che si trovasse in carcere. Lo denuncia un detenuto siciliano, che accusa la propria banca di aver agito senza autorizzazione e ha scritto al Codacons. L'associazione dei consumatori ha risposto all'appello del carcerato e presenterà un esposto in Procura.
Il detenuto, che sconta la pena nel carcere catanese di Bicocca, sostiene in una lettera inviata al segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi che la banca presso la quale aveva acceso un regolare mutuo ha messo all'asta e successivamente venduto la sua abitazione "senza fornire adeguate informazioni e a un prezzo irrisorio". Lo rende noto lo stesso Tanasi, che annuncia un esposto alla Procura della Repubblica "affinché sia accertato l'episodio e verificato il rispetto delle procedure e delle dovute garanzie nella vendita dell'immobile".
Il carcerato sostiene inoltre che le procedure di vendita sono state avviate quando era in cella da due anni, e non più nelle condizioni di pagare la rata mensile di 400 euro.

"Nella mia vita ho sbagliato - scrive nella lettera - e ancora oggi sto pagando il mio debito con le leggi dello Stato Italiano, quello stesso Stato che consente a una banca di togliere a un individuo in sua forzata assenza il sangue dalle vene e forse anche la dignità". La palla ora passa al Codacons.

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