Nelle vicissitudini politiche i personalismi giocano un ruolo molto importante, pronti a impattare da un momento all'altro quando l'astio e il rancore reciproco non vengono messi da parte. Sullo sfondo della rottura nel Terzo Polo c'è chi non dimentica i trascorsi del passato. Non a caso Emma Bonino ha colto subito la palla al balzo per infierire e togliersi qualche sassolino dalla scarpa in seguito alla morte definitiva del progetto del partito unico tra Azione e Italia Viva.
La frecciatina della Bonino
L'ex senatrice e volto simbolo di +Europa ha affidato al proprio profilo Twitter un brevissimo commento alla luce degli ultimi sviluppi in casa Terzo Polo. Parole che ovviamente sono indirizzate alla discussione accesa tra i due partiti e che rivolgono lo sguardo al passato, portando a galla ancora oggi gli strascichi di rapporti tesi e turbolenti. "Dovrei dire che sono sorpresa? Proprio no. Lui è fatto così", ha scritto Bonino.
Dovrei dire che sono sorpresa? Proprio no. Lui è fatto così.#TerzoPolo
— Emma Bonino (@emmabonino) April 13, 2023
Non è stato fatto alcun riferimento esplicito, ma è probabile che la frecciata sia indirizzata proprio a Carlo Calenda. D'altronde non è la prima volta che l'ex senatrice lo mette nel mirino. Ad esempio a marzo Bonino aveva messo in discussione il cantiere del Terzo Polo e aveva confermato l'intenzione di non mettere da parte quanto accaduto la scorsa estate: "Io ho memoria, ognuno fa quello che vuole, ci sono modi e modi ma io i voltafaccia repentini non li sopporto e quindi ognuno per la sua strada. Non dimentico".
Anche in quell'occasione erano volati gli stracci. Il leader di Azione, in maniera sempre puntuale e fedele al proprio profilo Twitter, aveva reagito senza mezzi termini in seguito alle parole che di fatto potevano essere interpretate come una porta in faccia rispetto a un ipotetico ingresso di Bonino nel Terzo Polo: "Peccato. L'ennesima scelta miope di Emma. Dettata più dal rancore che dalla politica. Buon Pd".
Il divorzio tra Calenda e +Europa
Le motivazioni delle continue punzecchiature a distanza tra i due vanno trovate nel patto saltato lo scorso anno in vista delle elezioni politiche. Azione e +Europa sembravano essere destinati all'alleanza per il 25 settembre, ma alla fine Calenda ha preferito sfilarsi e sposare il cantiere con Matteo Renzi mentre Emma Bonino è rimasta fedele al disegno con il Partito democratico di Enrico Letta e gli altri partitini di sinistra.
Bonino aveva affermato di non aver mai assistito a un "voltafaccia così repentino, immotivato e anche truffaldino" nel corso della
sua intera vita politica. Dal suo canto Calenda aveva deciso di arrivare allo strappo rifiutando l'idea di presentarsi in campagna elettorale con Nicola Fratoianni. Oggi si è aperto un nuovo capitolo di scontro tra i due, destinati a rinfacciarsi le vicende del passato ancora per molto tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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