Federica Salsi, la consigliera M5S duramente criticata da Beppe Grillo per la sua partecipazione a Ballarò, è ancora nel mirino. La sua pagina Facebook è stata riempita di insulti e minacce che arrivano ad augurarne persino il decesso: "Prego per la tua morte politica e no", "Gentaglia che crepi alla svelta", "Se hai figli, glieli facciamo togliere, perchè se non vuoi bene a Grillo allora non sei una brava donna e non sei una brava madre", si legge sul portale.
Parole così dure da spingere la consigliera di Bologna a sporgere denuncia: "Il contenuto dei commenti, per il linguaggio utilizzato volgare e scurrile, per i riferimenti del tutto indebiti alla mia famiglia e ai miei figli, per le minacce di morte in essi contenute, mi hanno profondamente turbato", commenta la Salsi, "Quei commenti sono unicamente volti a ingenerare in me timore, prospettando un male ingiusto al fine di diminuire la mia libertà di pensiero e morale".
Un trattamento, tra l'altro, che non è nuovo per gli "sfiduciati" da Grillo. Già qualche mese fa Giovanni Favia subì le stesse minacce sul social network dopo aver sollevato la questione della democrazia interna e del ruolo di Gian Roberto Casaleggio all'interno del MoVimento.
Solidarietà è arrivata da più parti, anche dai colleghi del M5S che tempo fa l'avevano esclusa in consiglio comunale. "Il confronto politico, anche se acceso, anche se con critiche e con posizioni molto discordanti, non deve mai sconfinare nelle minacce e negli insulti.
Ci troviamo purtroppo a doverlo di nuovo ribadire, condannando ogni violenza verbale e minacce di qualsiasi genere e in qualunque forma, web compreso", scrivono Massimo Bugani e Marco Piazza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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