Il M5S punta ai sedicenni: "Votino per il referendum sulle riforme costituzionali"

La proposta dei grillini in Senato: far votare i minorenni a un'eventuale consultazione sulle riforme della Carta

Il M5S punta ai sedicenni: "Votino per il referendum sulle riforme costituzionali"

Saranno i sedicenni il cerotto che tamponerà l'emorragia grillina? Pare di sì, a giudicare dalla mozione sulle riforme presentata al Senato dal M5S. I pentastellati chiedono un referendum popolare di indirizzo "nel quale i cittadini siano chiamati ad esprimersi sull’opportunità di modificare, ed in quale modo, la forma di Governo e di Stato". Fin qui nulla di strano. Ma insieme a questo chiedono anche "il diritto di voto ai cittadini che abbiano compiuto, alla data dello svolgimento del referendum, 16 anni di età".

La proposta è legittima come lo è il sospetto che i grillini vogliano puntare a una fetta di elettorato che si nutre proprio di quella rete che Grillo e i suoi seguaci maneggiano quotidianamente: i nativi digitali.

Il M5S propone anche corsi di sei mesi nelle scuole e un dibattito on line per spiegare ai cittadini i contenuti delle riforme costituzionali prima di procedere al referendum.

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