La pubblicazione online delle mail di Giulia Sarti è stato soltanto il primo passo. Gli hacker che si dicono legati al Partito Democratico e ce l'hanno con i grillini sono tornati alla carica, rendendo disponibili altri quattro file.
Nel mirino, questa volta, la corrispondenza di Massimiliano Bernini, Tancredi Turco, Stefano Vigna e Filippo Baloo, nome dietro cui potrebbe nascondersi Filippo Gallinella. Il contenuto delle mail è stato postato questa volta su par-anoia.net, sito dove in passato sono state pubblicate a più riprese mail, da quelle del ministero degli Esteri siriano a dati della Bank of America.
Il gruppo di hacker che se la prende con il Movimento 5 Stelle non sembra avere intenzione di fermarsi. Come condizione per smettere di pubblicare i file chiede che Grillo e Casaleggio rivelino i loro "redditi e patrimoni" e "il dettaglio dei ricavi derivanti dal sito www.beppegrillo.it e correlati".
Il capogruppo alla Camera dei grillini, Roberta Lombardi, ha condannato oggi duramente "un attacco a tutto campo" e sottolineato che nonostante le denunce fatte non ha "notizie sull'attività della magistratura né della polizia postale". Da tutelare trenta parlamentari a cui sono state violate le caselle di posta.
La Lombardi ha poi rivelato che tre settimane fa il capo dell'ufficio legislativo del Movimento ha subito "il furto di un hard disk", mentre ieri un collaboratore ha rischiato un'intrusione nella propria mail.
In serata la notizia dell'apertura di un'indagine da parte della Procura di Roma, affidata al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e al sostituto
Elisabetta Ceniccola. La Polizia Postale starebbe già svolgendo i primi controlli per individuare gli autori dell'hackeraggio. Si parla di reati per accesso abusivo al sistema informatico e violazione della corrispondenza altrui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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