A margine dei lavori del G7 di Borgo Egnazia si è tenuto l'incontro bilaterale tra il capo del governo italiano, Giorgia Meloni, e il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden. Nella delegazione americana che ha preso parte al faccia a faccia, durato poco più di mezz'ora, c'era anche il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. All'interno del resort brindisino i due hanno affrontato principalmente le questioni dell'Ucraina e del sostegno cinese allo sforzo bellico russo. Lo ha riferito un alto funzionario dell'Amministrazione Usa, in un briefing con i giornalisti al seguito, nel quale venivano anticipati i temi del colloquio tra i due leader.
"La prima ministra Meloni sostiene con forza la sovranità dell'Ucraina", ha detto il funzionario, sottolineando "l'importante annuncio" fatto ieri riguardo all'impiego dei proventi degli asset russi congelati a favore di Kiev. I due leader hanno anche discusso del "problematico sostegno che la Cina ha fornito (a Mosca) in termini di equipaggiamento e beni dal doppio impiego riguardo alla base industriale russa per la difesa". Nel corso dell'incontro, il presidente e la premier hanno discusso anche della Cina e del "preoccupante sostegno cinese fornito alla Russia in termini di materiale dual use e di beni per sostenere la base industriale russa".
Proprio a tale proposito, secondo la bozza che sta circolando in queste ore dei sette grandi della terra (che oggi condivideranno il palco con i leader di India, Brasile, Turchia e altri paesi non occidentali), il G7 ha intenzione di estendere "la portata delle sanzioni per colpire le imprese e le banche anche in Cina". Quelle aziende e istituti di credito "che stanno aiutando la Russia ad aggirare le sanzioni sui beni e sulle tecnologie usare nella produzione di armi". La fonte ha elencato una serie di materiali, come componenti di microelettronica, che possono essere usati per la produzione di armi che vengono usate non solo in Ucraina, ma rappresentano "una minaccia di lungo termine alla sicurezza dell'Europa".
Meloni e Biden, oltre a un ulteriore invito al cessate il fuoco a Gaza, hanno poi espresso soddisfazione per "l'andamento delle relazioni bilaterali e della collaborazione in campo economico-finanziario, nonché della cooperazione avviata tra il Piano Mattei per l'Africa e la Partenership for Global Infrastructure and Investment" attraverso l'evento a margine del Vertice co-presieduto dai due Presidenti. "In questo ambito, è stato ricordato il contributo italiano alla creazione del progetto infrastrutturale Corridoio di Lobito", rende noto Palazzo Chigi. Nel briefing prima del bilaterale, è stato chiesto anche dello scontro sull'inserimento dell'aborto nel comunicato finale, che l'Italia ha voluto tenere fuori: "Non sono al corrente dell'intenzione di discutere di questo tema. Posso dirvi che il comunicato del G7 sarà approvato per consenso da tutti i Paesi del G7", ha risposto il funzionario.
Il faccia a faccia, inizialmente fissato in agenda per le 10.45 secondo il programma diffuso dalla Casa Bianca, è cominciato in ritardo a causa del protrarsi dei lavori della prima sessione di giornata dedicata al tema delle migrazioni. Il presidente Biden per la bilaterale si è seduto insieme alla Meloni davanti a un'insegna blu del G7 con le bandiere degli Stati Uniti e dell'Italia. "Stanno solo facendo delle foto?", ha chiesto Biden rivolgendosi a Meloni. Lei ha semplicemente annuito senza fare alcun commento e poi è stato chiesto ai fotografi di uscire dalla stanza dove iniziava la bilaterale tra i due.
Nella serata di giovedì lo stesso capo della Casa Bianca aveva disertato la cena con il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ufficialmente perché la sua agenda era piena. Oltre a questo incontro Italia-Usa, nella giornata odierna si è parlato anche di migrazioni, Indo-Pacifico e intelligenza artificiale. Ha preso parte alla sessione anche Papa Francesco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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