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Meloni non va a Cernobbio. Tocca a Giorgetti affrontare le "élite"

Il governo schiera 13 ministri, compresi Tajani e Salvini. E c'è Schlein (da remoto)

Meloni non va a Cernobbio. Tocca a Giorgetti affrontare le "élite"
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La tradizione morettiana del «mi si nota di più se vado o se non vado» è confermata anche quest’anno in quel di Cernobbio, sul Lago di Como. Dove da domani e fino a domenica, a Villa d’Este, va in scena il Forum Ambrosetti: giunto alla 49esima edizione, è l’appuntamento che a fine estate riunisce le élite internazionali di economia e finanza insieme con i decisioni della politica italiana ed europea per scrivere l’agenda della nuova stagione. Ebbene quest’anno Giorgia Meloni, alla prima da presidente del Consiglio, non ci sarà.

L’assenza, dicono in casa Ambrosetti, è legata alla visita del presidente del Consiglio in Grecia, che le impedisce di tornare in tempo. Fonti del suo entourage, citate da Huffington Post, fanno però notare come la partecipazione di Meloni non fosse in programma e che solitamente al posto del presidente del Consiglio partecipa il ministro dell’Economia. In realtà, in passato è capitato sia che il premier intervenisse, sia che restasse a casa. Monti c’era nel 2012, Letta nel 2013, Renzi no nel 2014, ma sì nel ’15 e ’16, Gentiloni nel 2017, Conte sì nel 2018 ma no nel 2019, Draghi no sia nel 2021 sia lo scorso anno. Più indietro nel tempo si trovano più assenze che presenze per Silvio Berlusconi (premier per ben 10 Forum), il contrario per Romano Prodi (primo ministro durante cinque Ambrosetti). Di sicuro, la percezione, giusta o sbagliata che sia, è che il clima europeista ed elitario della kermesse di Villa d’Este trovi più a suo agio i leader della sinistra rispetto a quelli della destra. Dopodiché, Meloni a parte, non si può dire che il suo governo si sia risparmiato: sono 13 (sul totale di 24) i ministri invitati a parlare - nelle diverse sessioni dedicate domenica mattina all’Italia - ai 200 ceo di tutto il mondo che partecipano a pagamento al Fo rum: oltre ai due vicepremier Tajani e Salvini, interverranno Nordio, Casella ti, Piantedosi, Pichetto, Fitto, Valditara, Calderone, Urso, Zangrillo, Bernini. E infine Giorgetti, che in effetti, tra big della maggioranza quali Tajani e Salvini, rappresenterà a Cernobbio l’alter ego della premier, alla luce della visione di rigore e rispetto dei vincoli di bilancio in materia di conti pubblici che li accomuna. Tanto che, non a caso, toccherà proprio al ministro dell’Economia chiudere il Forum con l’ultimo intervento della mattinata di domenica. All’opposizione è riservata la prima mattinata. Ci saranno due habitué quali Carlo Calenda e Giuseppe Conte, mentre Elly Schlein farà il suo primo intervento al Forum da remoto.

La kermesse si articolerà come sempre dedicando la prima giornata agli scenari internazionali, con un focus sulle previsioni degli economisti di tutti i continenti e un altro dedicato alle elezioni Usa, con la presenza di 12 senatori americani, tra democratici e repubblicani. Mentre la giornata di sabato è tipicamente quella europea, all’interno della quale spicca il confronto tra Josep Borrell (vicepresidente della Commissione Ue) e Tajani. Un’occasione certa per affrontare il tema caldissimo del nuovo Patto di Stabilità.


Nel corso del Forum saranno presentate ben 19 ricerche che Ambrosetti ha realizzato con grandi gruppi in ogni ambito economico, a partire dalla transizione energetica. Per la società di consulenza che anima il Forum, un record assoluto.

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