"Dritti per la nostra strada": forte e chiaro il messaggio di Giorgia Meloni. Ieri il primo ministro ha annunciato di essere sotto indagine per favoreggiamento e peculato in relazione al caso del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish, arrestato e poi rilasciato e riportato in Libia con aereo di Stato dei servizi. Insieme a lei i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. Ma non c'è alcuna intenzione di fare passi indietro, anzi.
"Il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni" le parole della Meloni in un post apparso sui suoi profili social: "Quando sono in gioco la sicurezza della Nazione e l’interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro". Già nella giornata di ieri la leader del governo aveva puntualizzato di non essere ricattabile e di non essere per nulla intimidta dalla magistratura.
Arianna Meloni si è schierata al suo fianco. "Anni di vergogna, derisione rassegnazione. Poi l'Italia rialza improvvisamente la testa. Fiera, rispettata, ascoltata, guardata come un modello. Tante cose ancora da risolvere, certo, ma una speranza che improvvisamente divampa. Un orgoglio che torna, impetuoso, e tante, tante persone che si rimettono a remare, tutte nella stessa direzione. Si può fare! Si può ancora stupire e crescere! Si può tornare grandi! Solo che alcuni non lo possono accettare. Perché in un'Italia così non c'è più spazio per la meschinità. E perché, per alcuni, dovessero anche rimanere solo macerie, l'importante è continuare a perpetuare la loro fetta di potere" le parole della sorella del premier su Instagram: "Ma la storia è fatta di uomini e donne, di piccoli passi e scelte quotidiane. È tempo che le persone perbene di questa martoriata nazione scelgano da che parte stare. Avanti sorella mia, sei il nostro orgoglio!".
A testa alta e senza paura, il mantra della Meloni. "Io penso che valga oggi quello che valeva ieri, non sono ricattabile non mi faccio intimidire è possibile che per questo sia invisa a chi non vuole che l'Italia cambi e diventi migliore ma anche e soprattutto per questo intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione" aveva evidenziato il premier nel video pubblicato ieri. Il premier può contare sul pieno sostegno degli alleati di governo, del resto il centrodestra sul tema giustizia parla con una voce sola dai tempi di Silvio Berlusconi.
Quasi all'unisono, Antonio Tajani e Matteo Salvini hanno parlato di una "ripicca" per la separazione delle carriere che giusto oggi riprenderà il suo cammino in Senato. Ma questo ennesimo assalto giudiziario non fermerà l'azione dell'esecutivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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