Ora Elly Schlein non potrà più tergiversare, come ha fatto per troppo tempo. Sull'utero in affitto dovrà dire da che parte sta. A chiederglielo sono state più di cento femministe, che nella giornata odierna le hanno inviato una lettera aperta proprio per sollecitare una sua attenzione sull'argomento e per manifestare il loro disappunto. Nella missiva, le attiviste hanno chiesto un incontro alla leader Pd per esprimere il loro "profondissimo dissenso contro la surrogazione di maternità (gpa), oggi da troppe parti raccontata come solidarietà quando invece consiste in un mercato dannoso e degradante". Un appello destinato a scuotere la dirigenza dem, che sul tema non ha mai preso una posizione ufficiale, di fatto svicolando ogni volta.
Utero in affitto, le femministe scrivono a Schlein
La lettera, proprio in questo senso, appare come un atto di accusa al Pd, che nelle ultime settimane ha cavalcato la battaglia per la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali, sostenendo che tale istanza non implicasse la legittimazione della maternità surrogata. Una tesi contestata e smentita ora dalle stesse femministe. "È in corso uno spostamento del dibattito pubblico dalla surrogazione di maternità alla condizione giuridica dei nati a seguito dell'accesso a questa pratica, che serve a costruire un racconto di discriminazione dei bambini per abituare la società ad accettare la surrogazione", hanno infatti scritto le attiviste, bocciando l'approccio politico del Pd e pure la campagna dem sulla necessità di una legge in materia di registrazioni all'anagrafe.
"I nati da gpa sono protetti dalla legge italiana, benchè i committenti si siano recati all'estero aggirando la legge italiana la vieta. Infatti l'adozione in casi speciali (a seguito della sentenza n.79 del 2022 della Corte Costituzionale) garantisce alla creatura lo stato di figlia/o dell'adottante, realizzando il suo pieno inserimento nell'ambiente familiare", hanno spiegato le femministe in una nota. Le oltre cento attiviste firmatarie hanno inoltre chiesto alla Schlein di "disincentivare il ricorso alla surrogazione di maternità all'estero, proponendo una legge che permetta alle coppie etero e omosessuali e alle/ai single che lo desiderano l'adozione in tempi ragionevoli". Ed è anche su questo punto che, prima o poi, il segretario dem dovrà formalmente prendere posizione e dettare la linea al partito, oggi in balìa di posizioni dettate dalle sensibilità dei singoli.
Il silenzio della leader dem
Sinora Schlein non ha infatti condannato la gestazione per altri, né ha espresso la propria ferma contrarietà a essa. Una posizione che ha spinto molti a sospettare che la leader Pd sia invece favorevole a quella controversa pratica. Ora però l'appello alla femminista Elly è arrivato da un gruppo piuttosto rappresentativo di femministe: a firmare la lettera sono state infatti le attiviste del Movimento delle donne di tutta Italia, dell'Udi, di Arcilesbica, della Libreria delle donne di Milano, della Casa delle donne di Pesaro, dei centri antiviolenza e operatrici della salute delle donne.
E stavolta il segretario dem non potrà nemmeno trincerarsi dietro il paravento progressista, visto che quelle sollecitazioni sono arrivate proprio da chi ha riferimenti culturali e politici in quella stessa area.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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