Il dibattito sull'Autonomia differenziata continua a essere molto acceso: da una parte si trova chi ritiene che si tratti di una scelta doverosa per aprire la strada a un futuro di rinnovamento strutturale in grado di lasciare spazio al pragmatismo; dall'altra i duri oppositori sono convinti che in tal modo il Sud verrebbe fortemente penalizzato in quanto privo di strumenti per competere. Il tema è stato al centro di un'animata lite nel corso dell'ultima puntata de L'aria che tira, programma in onda su La7.
A schierarsi in maniea netta contro l'Autonomia è stato Luigi De Magistris, che da tempo in televisione e negli spazi mediatici rivendica la sua posizione assolutamente contrastante rispetto all'idea del governo di centrodestra e in particolare del ministro Roberto Calderoli. L'ex sindaco di Napoli non ha utilizzato giri di parole ed è andato dritto al punto con un'uscita al veleno: "Questo è un progetto eversivo". Un'accusa durissima seguita all'appello alla reazione attraverso una delle più grandi manifestazioni popolari della storia del nostro Paese.
"Vogliono le mani libere su tutto: ambiente, scuola, sanità", ha rincarato la dose De Magistris. Dal suo canto Roberto Castelli ha respinto al mittente le frasi pronunciate dall'esponente di Unione Popolare e ha sferzato gli avversari politici con una domanda precisa: "Ma l'avete letta la nostra Costituzione? È la più bella del mondo, dite voi, leggetevela". Per lo storico volto noto della Lega definire eversivi i principi della Carta "la dice tutta su un certo meridionalismo".
Castelli non ha arrestato il suo intervento e, proseguendo nell'esporre la propria posizione, ha sferrato un attacco rivolto proprio all'ex primo cittadino di Napoli: "Lì è ben rappresentato questo meridionalismo piagnone". Una punzecchiatura che ha scatenato immediatamente la replica seccata da parte di De Magistris, che ha voluto prendere le difese del Sud e rispondere sul piano personale all'ex ministro della Giustizia: "Tu non ti sogni nemmeno il lavoro che facciamo noi al Sud rispetto ai salotti che frequenti tu dalle tue parti. Per favore, ma statt zitt".
A metà marzo il Consiglio dei ministri ha approvato in esame definitivo un disegno di legge che reca disposizioni per l'attuazione dell'Autonomia differenziata delle Regioni. In sostanza il testo definisce quelli che sono i principi generali per l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.
Il cammino della riforma va avanti e Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali, continua a tenere il punto per portare a termine uno dei temi contenuti nel programma elettorale del centrodestra. A suo giudizio bisogna mettere da parte le ideologie e lavorare all'Autonomia per "far correre il nostro Paese come un treno ad alta velocità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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