Quando si apprestava a varare la riforma del lavoro, il ministro Elsa Fornero aveva avvisato: "C'è il rischio di spingere in "nero" alcune occupazioni". Era il maggio scorso, ma il titolare del dicastero del Welfare non si era resa conto di averlo in caso, il lavoro nero.
Precisamente nell'Isfol, l'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, ente nazionale di ricerca sottoposto alla vigilanza dello stesso ministero della Fornero. L’Istituto opera nel campo della formazione, del lavoro e delle politiche sociali, al fine di contribuire alla crescita dell'occupazione, al miglioramento delle risorse umane, all’inclusione sociale e allo sviluppo locale e promuovendo attività di studio, ricerca, sperimentazione.
È successo che l'Isfol "ha utilizzato gli ex collaboratori come veri e propri lavoratori dipendenti. I contratti utilizzati da questo Istituto (contratti di collaborazione coordinata e continuativa) sono risultati essere non genuini in quanto hanno celato veri e propri rapporti di lavoro subordinato”, almeno stando alle conclusioni degli Ispettori del Lavoro pervenute al termine dell’indagine compiuta nell'istituto.
"È il caso più emblematico e contraddittorio della lotta alla precarietà condotta dal Ministro Fornero, un evidente caso di "cattiva flessibilità", per dirla con le parole del Ministro stesso, di cui sono stati vittime ben oltre 200 lavoratori precari. Da tempo il personale ISFOL è in attesa di una soluzione politica da parte del nostro Ministero vigilante.
Un’attesa senza fine, densa solo di silenzi e contrapposizioni", ha tuonato Enrico Mari, rappresentante USB in Isfol.Oggi i lavoratori e le lavoratrici dell'ente di ricerca presenteranno un verbale infuocato nell’assemblea indetta alla Sala Auditorium dell’Isfol. Un verbale con il quale la Fornero dovrà fare i conti.
E QUELLI COME ME E COMBATTERE CON LE PROSSIME SCADENZE FISCALI, CON LA CERTEZZA CHE I PROVENTI VANNO DIRETTAMENTE AD INGOZZARE I MAIALI MANGIONI A TRADIMENTO
Piangere su aumenti concessi ai soliti ma non fare nulla per fermarli , sarà solo recita o è proprio cosi ?.
Ho votato M5S, e ho scritto questa e-mail al presidente Crocetta
Spett.le Presidente Crocetta,
spero che non cestini questa mia email, perchè nonostante non l'ho votato alle recenti elezioni la stimo come persona seria e impegnata a risolvere i problemi siciliani.
Visto che il mio (nostro) problema è il PATTO DI STABILITA' che la Regione Sicilia ha applicato (non l'aveva mai fatto in passato per i libri scolastici)
il patto di stabilità pure ai libri scolastici delle scuole elementari, che vengono forniti da noi librai gratis ai genitori, che poi ci portano le cedole librarie per le quali presentivamo regolare FATTURA al provveditorato agli studi di Palermo, che la gira alla CASSA REGIONALE, che ha sempre pagato entro l'anno corrente.
Quest'anno (2012) il Provveditorato ci ha avvertito che ha ricevuto una circolare dalla Cassa Regionale che sospende i pagamenti dei libri per il 2012, che saranno pagati nel 2013 a data da destinarsi.
In pratica noi piccoli imprenditori, librai, abbiamo affrontato i soldi per i libri delle scuole elementari, e in questo periodo di crisi ci costa parecchi sacrifici e rischi, e poi ci vediamo affossare dalla regione Siciliana, che non ci vuole pagare le Cedole librarie, per il patto di stabilità, ma il patto con i cittadini dove sta?
Così ci fate fallire, perchè le banche che ci prestano i soldi non vogliono sentire motivazioni, vogliono i soldi e basta.
Ora pure con i libri scolastici, in pratica noi librai siciliani dobbiamo finanziare la Regione Sicilia per fonire i libri a tutte le scuole elementari di Sicilia a spese e interessi nostri.
Così non va, spero che lei caro presidente Crocetta sblocchi subito i pagamenti dei libri scolastici, perchè oltre al danno della crisi economica con scarse vendite, e centri commerciali che ci stroncano, subiamo pure la beffa del mancato pagamento dei libri.
Distinti Saluti
Incardona Salvatore
San Giuseppe Jato (PA)
l'italia......
In passato sono state fatte leggi per regolarizzare lavoratori di partiti e sindacati. Il problema è che sono tutti miopi. Nessuno vede.