I ministri Pdl contro la Santanchè

L'esponente del Pdl contro il Colle. Ma i ministri del Pdl polemizzano

I ministri Pdl contro la Santanchè

Se nel Pdl c'è chi opta per trovare una soluzione pacifica, dall'altro lato c'è chi non usa mezzi termini e difende a spada tratta Silvio Berlusconi. Si chiama Daniela Santanchè, la quale non ha esitato a tuonare contro il capo dello Stato in riferimento alla nota diffusa dal Colle lo scorso 13 agosto a ridosso della sentenza della Cassazione sul leader Pdl .

"Trovo quella nota, per quanto mi riguarda, irricevibile, c’è, tra le righe, scritto che Berlusconi deve accettare la sentenza, deve farsi da parte, dimettersi da senatore. Tutte cose che non mi aspettavo dall’arbitro del Paese Italia. Perché, come ruolo, quello del Presidente è quello di far rispettare le regole che sono scritte nella nostra Costituzione", ha dichiarato l'esponente del Pdl.

Che poi ieri ha precisato che, nel caso in cui il Pd votasse a favore della decadenza di Silvio Berlusconi, "noi parlamentari del Pdl non ci dimettiamo. Perché stare in Aula non vuole dire stare insieme ed essere alleati. Ma sono certa che un minuto dopo i nostri ministri non sarebbero più seduti allo stesso tavolo con i carnefici di Berlusconi. Si dimetterebbero, certo".

Una posizione dura e netta. Che però, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, non pare aver trovare consenso unanime. "Un conto è Silvio Berlusconi, che detta la linea politica e rispetto a cui noi saremo leali sempre.

Altra cosa sono le posizioni di Daniela Santanché, dalla quale non prendiamo ordini", scrive il quotidiano di via Solferino, sintetizzando il pensiero dei ministri del Pdl. La risposta della Santanchè non si è fatta attendere ed è arrivata su Twitter: "Prendere ordini da Napolitano .....invece va bene".

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