"Ritardi di Emiliano". I ministri Fitto e Abodi spiegano il commissariamento Giochi del Mediterraneo

Il governo accoglie la richiesta del parlamento di commissariare Emiliano sui Giochi del Mediterraneo

"Ritardi di Emiliano". I ministri Fitto e Abodi spiegano il commissariamento Giochi del Mediterraneo

"La soluzione commissariale è garanzia di certezza dei tempi e di efficienza nella gestione dell'organizzazione dell'evento, e non rappresenta certo una novità nell'ambito dei Giochi del Mediterraneo- scrivono i ministri Fitto e Abodi -essendo stata sperimentata già in occasione della XVI edizione della manifestazione sportiva, tenutasi a Pescara dal 26 giugno al 5 luglio 2009".

Il Governo Meloni ha deciso di commissariare i Giochi del Mediterraneo, che si terranno in Puglia nel 2026. Come avevamo raccontato l’organizzazione, nelle mani di un comitato messo su da Michele Emiliano, era in forte ritardo, e si era discostata di molto dal masterplan di candidatura con cui, unica candidata, le era stata assegnata l’edizione del 2026.

A partire dai fondi: nel masterplan di candidatura è previsto che Regione Puglia e Comuni dovessero contribuire con 142 milioni, e il governo con altri 120. Ma ad oggi la Regione Puglia ha messo poche migliaia di euro, ma ne chiede alla svelta 150 dal governo.

Spicca poi la difformità sullo stadio di Taranto: dal masterplan di candidatura è prevista la ristrutturazione dell’attuale, ma in corso d’opera il Sindaco di Taranto in campagna elettorale ha presentato un progetto da 82 milioni di euro per uno stadio ex novo comprensivo di un albergo di 80 metri d’altezza. Difficilmente realizzabile in tre anni, considerando che sempre a Taranto, non sono ancora riusciti a finire l’ospedale San Cataldo che Conte ed Emiliano, quando hanno inaugurato il cantiere nel 2020, dissero “sarà completato in 400 giorni”.

Tutti i ritardi e le criticità sono state segnalate in una lettera inviata dai ministri Fitto e Abodi al comitato organizzatore.

A questo punto, difronte a diversi scandali pugliesi, nell’emergenza di realizzare tutte le opere dei Giochi in tre anni, e di fronte al ritardo evidente, i senatori di Fratelli d’Italia in commissione bilancio al Senato hanno presentato un emendamento al decreto Pnrr per chiedere il commissariamento dei Giochi. La proposta veniva da Taranto, dove era stata lanciata dal consigliere comunale della Lega Francesco Battista. Ma anche, attraverso una interrogazione, dal senatore e vicepresidente 5stelle Mario Turco. Che oggi però, rintuzzato da Emiliano, pare aver cambiato idea.

L'emendamento è stato accolto, provocando la disperazione di Michele Emiliano, secondo cui “i giochi non sono commissariabili”. Ora che fa ricorre al tar come per Ilva e Tap?

Nel frattempo nello stesso giorno in cui la commissione bilancio accoglieva il commissariamento dei Giochi del Mediterrano, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci (pd), che sapeva dell'iniziativa del governo, con grande strafottezza e arroganza istituzionale, convocava la conferenza dei servizi per lo stadio.

Oggi quindi è intervenuto il ministro del Sud Raffaele Fitto insieme al Ministro dello Sport Andrea Abodi: “L’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo rappresenta una priorità per il Governo che, fin dal suo insediamento, ha immediatamente attivato una ricognizione dello stato della progettazione e realizzazione degli interventi e delle opere connesse-ha scritto il ministro - Tale ricognizione ha restituito al Governo un quadro preoccupante, caratterizzato da un forte ritardo accumulato nell'attività di programmazione dell'evento, con particolare riferimento ai criteri che hanno determinato la definizione e l'aggiornamento del Masterplan, il quadro finanziario ed i cronoprogrammi degli interventi".

Nella lunga nota i due ministri evidenziano che solo una piccola parte degli interventi individuati all'interno del Masterplan risulta immediatamente cantierabile, mentre un gran numero degli stessi risulta essere ancora in fase di progettazione preliminare, con il concreto rischio di compromettere il tempestivo avvio delle opere. Un simile ritardo desta preoccupazione soprattutto alla luce del fatto che il Comitato Organizzatore è operativo da quasi tre anni: l'assegnazione alla città di Taranto dell'organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo è avvenuta il 24 agosto 2019 e il 9 giugno 2020 si è formalmente costituito il Comitato Organizzatore. Si è perso troppo tempo, e non certo per una presunta inerzia del Governo, insediatosi da soli cinque mesi e subito impegnato per monitorare lo stato di attuazione dell'organizzazione, al cui impulso sono stati destinati 150 milioni di euro di risorse statali (legge n. 25 del 2022), mentre si è ancora in attesa del contributo di 50 milioni di euro da parte della Regione Puglia previsto fin dal 2021. Soldi che oggi Michele Emiliano, come alla Fiera dell'Est, dice che potrà versare solo se il Governo gli girerà i fondi Fsc. Insomma: per Emiliano paga sempre "pantalone".

Il Governo ha sollecitato anche l'aggiornamento del quadro finanziario degli interventi alla luce degli straordinari incrementi nei prezzi delle materie prime, il cui impatto su costi e tempi era stato ignorato, con il concreto rischio di pregiudicare l'avvio stesso delle opere.

"A tal riguardo - prosegue la nota - il Governo è ancora in attesa di ricevere una parte delle informazioni richieste con nota del 10 marzo 2023 e che non hanno trovato risposta nella nota del Comitato Organizzatore del 13 marzo 2023. In particolare, restano da chiarire i criteri che hanno portato all'eliminazione di alcuni interventi nell'ambito della rimodulazione del Masterplan, la metodologia usata per stimare l'impatto dell'inflazione sui costi, le ragioni che hanno condotto alla stima di cambiamenti nei costi ulteriori rispetto a quelli spiegati dall'inflazione e l'aggiornamento dei cronoprogrammi. Infine, si è ancora in attesa della puntuale rendicontazione dei 4,5 milioni di euro destinati al Comitato Organizzatore per l'implementazione delle attività di pianificazione e organizzazione dei predetti Giochi per il triennio 2021-2023".

"Fuori da ogni strumentalizzazione- concludono Fitto e Abodi -l'unica preoccupazione del Governo è quella di colmare il forte ritardo accumulato in questi anni e mettere in campo, con urgenza, tutte le azioni necessarie a garantire

l'avvio delle opere nei tempi previsti. I Giochi del Mediterraneo rappresentano una preziosa occasione, che non possiamo e non vogliamo perdere, per il rilancio e la valorizzazione del Mezzogiorno e del Paese tutto".

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