Retromarcia sull'Imu: salta mezza rata. Aumenta pure la benzina

Trovata la copertura, nella bozza più tasse per banche e assicurazioni. Stangata da 1,5 miliardi sui carburanti: accise più alte già dal 2015

Retromarcia sull'Imu: salta mezza rata. Aumenta pure la benzina

RomaIl taglio della seconda rata Imu sulla prima casa rischia di essere solo parziale, contraddicendo l'impegno del premier Enrico Letta. Nell'ultima bozza di decreto che Palazzo Chigi dovrebbe approvare martedì si legge infatti che «non è dovuta la seconda rata dell'imposta municipale fino a un importo pari alla metà dell'imposta calcolata applicando l'aliquota e la detrazione stabilite dal Comune per il 2012». Chi ha pagato 200 euro di Imu nel dicembre 2012, stavolta dovrebbe versare 100 euro. Una strada politicamente impraticabile. Al ministero dell'Economia fanno sapere che i lavori sono in corso.
Per finanziare il taglio - totale o parziale che sia - il governo porterà l'acconto fiscale Ires al 128% a carico di banche, Bankitalia compresa, e assicurazioni. L'acconto scenderà, si fa per dire, al 127% nel 2014; ma a partire dal 2015, in compenso, aumenteranno le accise sulla benzina, in modo da raccogliere almeno 1,5 miliardi. Da gennaio 2017 a fine 2018 possibile un altro aumento delle accise su benzina e gasolio usato come carburante per ottenere maggiori entrate per 419 milioni. Per le società, l'acconto passa dal 100% al 101%. Confermato anche l'acconto del 100% dell'imposta sul risparmio amministrato versata da banche e intermediari finanziari. Norme e numeri sono scritti nella bozza di decreto legge sull'Imu, che sarà approvato martedì, salvo ennesimo rinvio. Il via libera del Cdm è infatti legato all'approvazione, da parte della Bce, della rivalutazione delle quote Bankitalia in mano agli istituti di credito. Non è ancora chiaro se il taglio dell'Imu riguarderà anche i terreni agricoli: all'appello mancherebbero i 314 milioni di euro necessari, mentre non dovrebbero esservi difficoltà a recuperare almeno i 32 milioni per finanziare l'esenzione dei fabbricati agricoli (stalle, depositi per macchine agricole, silos). Necessari anche 500 milioni per compensare i Comuni delle minori entrate Imu.
Intanto, il cammino della legge di Stabilità alla commissione Bilancio del Senato va a passo di lumaca. Gli emendamenti clou alla manovra - dalla casa al cuneo fiscale, dalle pensioni alle concessioni demaniali e alla rottamazione delle cartelle Equitalia - dovrebbero vedere la luce durante il fine settimana. Su cuneo, casa e spiagge continuano le riunioni di maggioranza. Una melina che irrita Forza Italia. «Così com'è la legge è sbagliata e noi non la votiamo», avverte Renato Brunetta. Mentre da Bruxelles il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni dice: «Test superato» e l'Eurogruppo accoglie «con favore l'impegno dell'Italia ad affrontare i rischi», misure aggiuntive comprese. Saccomanni ha dovuto infatti spiegare iniziative come le privatizzazioni e la spending review. La ripresa ci sarà, ha aggiunto il ministro, se si scongiurerà l'incertezza politica. «Nessun progetto di bilancio è stato rigettato», ha infine chiarito il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
Le principali novità della giornata di ieri sulla legge di Stabilità sono l'ennesima proroga di un anno concessa ai Comuni di utilizzare Equitalia per la riscossione dei tributi locali, prevista da un emendamento del governo, e l'incremento di 602 milioni nel 2014-2015 del Fondo tagliatasse, più altri 65 milioni l'anno dal 2016. Altre proposte riguardano stanziamenti per l'autotrasporto, oltre 320 milioni di euro, e misure per Lampedusa, per i malati di Sla e per le fondazioni liriche. Dal 2014 inoltre ci sarà l'election day e si voterà in una sola giornata, dalle 7 alle 23.

Ma sulla «ciccia» della manovra, dalla tassa sulla casa al cuneo fiscale, per il momento tutto è fermo. E la legge arriva in Aula lunedì. E il vicepresidente della Commissione Ue Olli Rehn sibila: «In Italia pochi spazi di manovra per gli investimenti».

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