Mps, Ingroia attacca Bersani: "Sento odore di tangenti..."

Dopo lo scandalo su Mps, Ingroia attacca Bersani: "Sento odore di tangenti...". E a Vendola: "Vieni con noi"

L'ex pm Antonio Ingroia
L'ex pm Antonio Ingroia

Antonio Ingroia si getta, famelico, sui resti del Partito democratico dilaniato dallo scandalo che settimana scorsa ha investito il Monte dei Paschi di Siena e ha portato Giuseppe Mussari a lasciare la guida dell'Abi. L'ex pm di Palermo sente il rumore delle manette e spera di avvantaggiarsi in campagna elettorale della bufera che ha travolto i vertici di via del Nazareno portando via voti a Bersani. "Siamo l’unica forza politica a lanciare un messaggio chiaro visto che c’è Bersani che lancia un messaggio a Monti, Monti che ne lancia un altro a Bersani, Casini che se la prende con Vendola - spiega il leader di Rivoluzione Civile - insomma, io dico a Vendola: cosa ci stai a fare lì, sei ancora in tempo, tirati fuori...".

La sinistra è in fermento. Con un certo imbarazzo lo stesso Sel guarda allo scandalo del banco senese. Lo spauracchio delle tangenti si fa sempre più probabile. "Se ne sente l'odore", dice lo stesso Ingroia invitando la magistratura ad approfondire "un grave scandalo". "È evidente che ci sia un malsano intreccio tra politica ed affari", ha continuato l'ex pm di Palermo ribadendo che una delle priorità del suo movimento sarà "cacciare la politica dalle banche e dalle fondazioni bancarie". Ad ogni modo, per Ingroia il problema non sta nelle possibili ricadute elettorali che l'inchiesta sul Monte dei Paschi può portare, ma il ruolo dei vertici democratici nell'affaire. In realtà, il leader di Rivoluzione Civile guarda con favore il terremoto che, da Siena a Roma, torna a minare la credibilità del Pd fino a farlo crollare nei sondaggi. Già Antonio Di Pietro ha deciso di appoggiare la "rivolta" politica del magistrato. Adesso, però, Ingroia vorrebbe portare dalla sua anche il governatore della Puglia. "Vendola parla di rivoluzione incivile? Non so bene cosa voglia dire - aggiunge Ingroia - capisco che Vendola ora sia in un momento di difficoltà perché è in una coalizione in cui non c’entra niente e quindi mi rendo conto che si sta difendendo come può...". Per l'ex pm, è evidente che "c’è un problema di contraddizione interna nel centrosinistra".

"O Vendola ottiene un’assicurazione dal Pd che questo non andrà con Monti dopo le elezioni - conclude - oppure non capisco davvero cosa ci stia a fare in una coalizione che molto probabilmente andrà a finire con Monti".

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