Nel Lazio il risiko dei rifiuti: il sito sarà Pian dell'Olmo Bloccata la via Tiberina

Dopo la bocciatura di Villa Adriana e l'ultimatum dell'Ue, il ministero dell'Ambiente ha deciso che la nuova discarica sorgerà a Pian dell'Olmo

Nel Lazio il risiko dei rifiuti: il sito sarà Pian dell'Olmo Bloccata la via Tiberina

Il tempo passa. L'Europa ha dato due mesi per smettere di conferire in discarica i rifiuti non trattati. Il 30 giugno Malagrotta dovrà chiudere. Tuttavia, è arrivata la giornata decisiva per capire quale sarà il sito che andrà a sostituire la maxidiscarica romana di Malagrotta. Al termine della riunione al ministero dell'Ambiente il nuovo commissario all’emergenza rifiuti, il prefetto Goffredo Sottile, ha infatti deciso che l'individuazione del sito provvisorio per la discarica temporanea e altenativa a Malagritta è Pian dell’Olmo. "È arrivato il momento delle scelte - ha assicurato il sindaco di Roma Gianni Alemanno - per dare un indirizzo chiaro allo smaltimento dei rifiuti nella nostra città".

Il prefetto ha fissato due priorità: da una parte ha lavorato sui sette siti dello studio preliminare della Regione, dall'altra ha provato a raggiungere la maggiore convergenza possibile tra le istituzioni. Sin dall'inizio però l'idea di Sottile è stata quella di convergere sul sito di Pian dell’Olmo che si trova all’estremo margine settentrionale del Comune di Roma, ai confini con quello di Riano. Osteriaccia e Castel Romano infatti non sono mai stati davvero in gioco, mentre Monti dell’Ortaccio è nei pressi di Malagrotta. Nella stessa area era anche l'outsider Monte Carnevale, la proposta del ministro dell'Ambiente Corrado Clini. È rimasta fuori discussione anche Corcolle, area troppo vicina agli scavi archeologici di Villa Adriana: dopo il brusco niet dell'esecutivo che è costato le dimissioni da commissario al prefetto Giuseppe Pecoraro, era infatti impossibile che Sottile potesse riproporla. Su Pizzo del Prete, a Fiumicino, il governatore del Lazio Renata Polverini si era detta irremovibile sul "no".

A conti fatti sarebbero rimaste Quadro Alto (una delle prime scelte di Pecoraro) e - appunto - Pian dell’Olmo che sono contigue. Ma hanno una differenza "politica" non indifferente: Quadro Alto è già nel Comune di Riano, Pian dell’Olmo è ancora Roma. Non è poco: la Regione, infatti, sembra intenzionata a lasciare alla Capitale i rifiuti della Capitale, senza contare che le ridotte dimensioni di Pian dell’Olmo rispetto a Quadro Alto ne garantirebbero la provvisorietà. E poi su Pian dell’Olmo, che tutto sommato starebbe bene anche al Campidoglio, c'è anche la convergenza della Provincia.

Subito dopo la decisione di Sottile è iniziata la mobilitazione dei comitati contro la discarica di Pian dell’Olmo: oltre 500 manifestanti hanno bloccato la viabilità intorno all’ottavo chilometro della via Tiberina. Fra i manifestanti anche alcuni rappresentanti del Comune di Riano.

L'assessore Luca Abbruzzetti ha ribadito: "Siamo esasperati ed è già un anno che viviamo questa situazione". Lo stesso assessore ha poi confermato che la mobilitazione andrà avanti poiché il blocco di oggi non è altro che "un’overture".

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