Max Felicitas incatenato. FdI: "Non si parla così di sessualità"

Il pornoattore si è incatenato davanti all'istituto Ponti di Gallarate dopo che è saltata la sua lezione di educazione sessuale. L''Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia: "Suoi video denigratori verso donne e disabili"

Max Felicitas incatenato. FdI: "Non si parla così di sessualità"
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Voleva passare come un docente erudito ed è finito col fare uno show gratuito, applaudito solo da una piccola cerchia di fan. Il pornoattore Max Felicitas si è imbavagliato e incatenato davanti all'istituto Ponti di Gallarate, in provincia di Varese dove oggi avrebbe dovuto tenere una lezione di educazione sessuale che è stata annullata dopo le proteste dei Pro Vita.

"Contro qualsiasi forma di discriminazione. Voglio lottare ogni giorno contro chi giudica, contro chi limita la libertà altrui, contro qualsiasi forma di pregiudizio. Ringrazio tutti i ragazzi per sostenermi. Libertà", ha scritto su Instagram il 31enne pornoattore che si è presentato di fronte ai cancelli della scuola con indosso un giubbotto con la scrittà "libertà" ripetuta 4 volte. “Ai ragazzi - ha detto Felicitas - è stato dato un messaggio bruttissimo ovvero che si può essere discriminati per il proprio lavoro. Io avrei parlato di malattie sessualmente trasmissibili, dell'importanza del preservativo, di bullismo. Bullismo che ho subito, per questo tengo tanto alla scuola”, si legge sulle pagine online del quotidiano Il Giorno.

Sulla vicenda è intervenuta anche la sottosegretaria all'Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti che ha approvato la decisione dell'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia di annullare l'incontro:"Crediamo che qui non si tratti di censura ma di inopportunità sul coinvolgimento di figure legate all'industria pornografica in attività formative rivolte a studenti anche minorenni". Testimonial che denigrano la figura femminile e che rischiano "di trasmettere messaggi fuorvianti e non conformi ai principi educativi che la scuola è chiamata a promuovere". Secondo Frassinetti "l'educazione all'affettività è un tema di fondamentale importanza ed è strettamente legata all'educazione al rispetto e al prevenire ogni forma di violenza sulle donne attraverso il contrasto a stereotipi e discriminazioni di genere". La sottosegretaria ha, poi, concluso: "È essenziale che tali interventi siano orientati al benessere e alla crescita equilibrata degli studenti e rispettino la sensibilità delle famiglie". Fonti vicine all'Ufficio scolastico regionale della Lombardia spiegano che l'incontro è stato annullato perché alcuni contenuti video (e non) trasmessi da Max Felicitas sui suoi social nei quali viene proposta un’immagine della donna fortemente stereotipata e subordinata all’uomo, ma vi sono anche brevi filmati girati insieme a persone affette da nanismo.

Il deputato di FdI Gimmi Cangiano, membro della Commissione Istruzione della Camera, definisce assurdo quanto sta accadendo e attacca: "Max Felicitas è un personaggio che vive di social, dove pubblica video e storie assolutamente discriminanti e discriminatori nei confronti delle donne, sempre riproposte in abbigliamento volgare o praticamente inesistente, e sfruttando le diversità di tante persone che utilizza per ottenere visibilità e consenso mediatico". Cangiano sta dalla parte dell'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia che ha annullato la lezione e non comprende "la solidarietà degli studenti verso un uomo che non trasmette alcun messaggio positivo e che non dimostra rispetto verso la bellezza di un universo femminile che mai va strumentalizzato ed umiliato", soprattutto alla vigilia della ricorrenza dell'8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne. "Evitare a persone così di continuare a diffondere messaggi distorti, ritengo sia stato un modo coraggioso di onorarla", ha concluso Cangiano.

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, definisce l'azione di Felicitas una "patetica pagliacciata inscenata stamattina a favore di telecamere". Coghe accusa Felicitas di voler "sfruttare una scuola frequentata da minorenni per lucrare pubblicità personale" e questo conferma quanto fosse un "tragico errore di valutazione" la decisione dell'Istituto Ponti di invitare a fare una 'lectio' di educazione sessuale "una persona che ha fatto della sessualità una merce da vendere". Secondo Coghe, la pornografia è la vera catena "che rende gli adolescenti schiavi di una sessualità malata e dannosa per la loro salute psicofisica". Il portavoce di Pro Vita & Famiglia chiede al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che episodi di questo tipo non si ripetano e che venga fermato il tour che l'attore porno intenderebbe portare avanti nelle scuole di tutta Italia.

E, dopo aver ricordato che la dipendenza da pornografia genera ansia e depressione, ha concluso: "L’unico messaggio che la scuola deve trasmettere sulla pornografia è che è un osceno mercato di corpi che si arricchisce sulla distruzione nei giovani di una sana maturazione sessuo-affettiva".

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