Il Movimento 5 stelle non ha perso quella dose di populismo che ha caratterizzato la sua azione nel corso degli anni. Un populismo spicciolo e talvolta fuori luogo, che ha contraddistinto anche il governo nazionale quando a Palazzo Chigi sedeva Giuseppe Conte. Un populismo che sta dimostrando, benché non ancora insediata, anche Alessandra Todde, eletta con uno scarto di 3mila voti come presidente della Regione Sardegna. Cavalcando la polemica sugli scontri di Pisa e di Firenze, l'esponente del M5s subito dopo l'elezione ha dichiarato che "la Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite". Parole che hanno scatenato l'ira dei poliziotti, che non ci stanno a essere strumentalizzati in questo modo spicciolo.
Mai frase poteva essere più fuori luogo per un soggetto politico che si appresta a diventare rappresentante delle istituzioni. In quelle poche parole, infatti, Todde colloca le forze dell'ordine tra i soggetti politici che, nella sua lettura, sono stati sconfitti dal voto democratico. Ma, ancora, insinua che l'azione della polizia sia manovrata dal governo di centrodestra, che è uscito sconfitto dalla tornata elettorale. Qualunque sia la lettura che si dà alle parole dell'esponente grillina, il risultato è lo stesso: sono dichiarazioni scomposte e inopportune per chi si appresta a diventare rappresentante di tutti i sardi. Anche di quelli che indossano una divisa e che ogni giorno vanno in strada per difendere la collettività, a costo anche della propria incolumità.
Luga Agati, segretario del sindacato di Polizia Sap di Cagliari, nel complimentarsi per la vittoria alle urne, infatti, ci tiene a ricordare a Todde "che non esiste nessuna correlazione tra la vittoria elettorale ed i recenti fatti accaduti in Toscana. Dietro alle divise non esiste alcun colore politico ma soltanto uomini, molti dei quali hanno sacrificato la propria vita in virtù dell'ordine democratico". Un richiamo al rispetto, da parte di Agati, che chiede di fermare qualunque strumentalizzazione degli agenti in divisa. Il dibattito politico, come chiesto anche da più parti, deve "indirizzarsi altrove e non cercare consensi in terreni fertili dove prolificano solo polemiche". Usare lo stesso linguaggio dei centri sociali e pescare a piene mani da quell'antagonismo non è certo un biglietto da visita promettere per un governatore, anzi, governatrice, che deve ancora mettere piede in Regione.
"La generalizzazione rischia di delegittimare l'operato di migliaia di uomini e donne che ogni giorno garantiscono in piazza l'ordine pubblico con estrema professionalità, in Sardegna come nel resto nella nazione", prosegue il sindacalista, che ribadisce come non si possa "in nessun modo permettere che singoli eventi possano screditare quello che è l'abnegazione di noi Poliziotti troppo spesso oggetto di strumentalizzazione politica".
Per questa ragione, in chiusura di nota, Agati invita Todde a trascorrere una giornata con il XIII Reparto Mobile Sardegna di Cagliari, per mostrarle cosa vuol dire davvero indossare quella divisa al servizio della collettività, "assicurando il diritto di manifestare di tutti i cittadini sardi che ora lei rappresenta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.