"Non c'entra nulla". Smontate le balle della sinistra sul tetto al contante

La sinistra frigna per l'innalzamento del tetto al contante, ma il comandante della Guardia di finanza mette a tacere i deliri rossi: "Non desta preoccupazioni particolari"

"Non c'entra nulla". Smontate le balle della sinistra sul tetto al contante

La sinistra non ha perso occasione per sfoderare i suoi soliti deliri sull'innalzamento del tetto al contante, misura promessa dal centrodestra in campagna elettorale e rispettata già nelle prime settimane del governo guidato da Giorgia Meloni. Il fronte rosso ha deciso di muoversi in maniera compatta, accusando l'esecutivo di strizzare l'occhio agli evasori fiscali. Ma davvero la norma è da intendere come un assist a chi intende agire nell'illegalità? A smontare le balle della sinistra ci ha pensato il comandante generale della Guardia di finanza.

La Gdf smonta la sinistra

È stato Giuseppe Zafarana a intervenire direttamente sulla questione, dichiarando che l'innalzamento del tetto del contante a 5mila euro "è un fatto che consideriamo ma che per ora non desta preoccupazioni particolari". Il comandante generale della Guardia di finanza, pur sottolineando di essere in attesa di vedere come tutto ciò verrà realizzato, ha voluto far notare che "ormai abbiamo meccanismi operativi collaudati nel contrasto all'evasione fiscale e al riciclaggio".

Nella manovra è stato confermato il tetto al contante a 5mila euro, tenendolo comunque al di sotto della media europea. Dal primo gennaio la soglia per l'uso salirà; allo stato attuale il tetto è di 2mila euro e da gennaio sarebbe dovuto scendere a mille. D'altronde il presidente Giorgia Meloni aveva già spiegato che non c'è correlazione tra l'intensità del limite al contante e la diffusione dell'economia sommersa: "Ci sono Paesi in cui il limite non c'è e l'evasione è bassissima".

Le balle rosse

Di colpo il Movimento 5 Stelle ha rispolverato le vesti battagliere (che aveva messo nel cassetto negli anni in cui ha occupato posti di potere) e ha usato parole durissime contro il centrodestra. Il leader Giuseppe Conte ci è andato giù pesante: "Il messaggio che sta dando Giorgia Meloni è: evasori e corrotti state tranquilli, farete la pacchia". I capigruppo Barbara Floridia e Francesco Silvestri ritengono che si tratti di una misura che "favorisce evasori e corrotti".

Il copione è sempre lo stesso. E ovviamente non poteva esentarsi dal recitarlo anche il Partito democratico, secondo cui si tratta di un segnale sbagliato nell'ottica del contrasto all'evasione fiscale. Per la deputata Ilenia Malavasi la ricetta del governo Meloni rappresenta "un premio all'economia sommersa". Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, ha chiesto all'esecutivo di smetterla "di mandare messaggi agli evasori".

Perché arriva tanto accanimento dalla sinistra? L'orientamento del centrodestra era stato già palesato in occasione della campagna elettorale. Domenica 25 settembre gli elettori hanno premiato la coalizione che, avendo ricevuto un mandato ben preciso, hanno tenuto fede agli impegni presi.

La posizione del governo è chiara: un eccessivo limite all'uso del contante è una costrizione della libertà personale e non consentirebbe all'Italia di restare competitiva verso quei Paesi che hanno un limite più alto del nostro.

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