Solo qualche giorno fa, Matteo Renzi aveva invitato Elly Schlein a Santa Severa durante la festa nazionale di Italia viva. A fronte dei continui attacchi del segretario del Partito democratico alla misura votata dallo stesso Partito democratico, il leader di Italia viva aveva proposto un confronto schietto e aperto sul tema. Ovviamente, era palese fin da subito che Schlein non si sarebbe presentata e tanto meno che lo avrebbe fatto dopo quanto accaduto in tv con Lilli Gruber e Massimo Giannini, che hanno messo in evidenza tutte le carenze nella dialettica del segretario.
Schlein riesce a reggere un comizio, è adatta a effettuare un intervento, ma non ha la capacità dialettica necessaria per rispondere a delle semplici domande senza evadere, senza fornire risposte che in realtà non lo sono. Figuriamoci se è in grado di tenere un confronto aperto, un botta e risposta che profuma di tribuna politica d'antan. Oggi che la campagna elettorale si fa sui social e coi monologhi, Schlein trova la strada pressoché spianata ma se avesse dovuto confrontarsi in un dibattito, probabilmente non sarebbe mai arrivata alla segreteria di un partito politico. Figuriamoci se qualcuno le avrebbe anche solo dato l'illusione di credere che potrebbe diventare presidente del Consiglio, come invece i suoi sodali continuano a fare, illudendola.
"Mi spiace che non sia venuta Elly Schlein a confrontarsi con noi sul Jobs Act, però poi ci fanno la lezione di superiorità morale... Ma noi non demordiamo", ha detto Matteo Renzi dal palco di Santa Severa, sottolineando che il segretario non ha accettato l'invito. Quindi, rivolgendosi direttamente al numero uno del partito del Nazareno, Renzi attacca: "Cara Elly, il dibattito andrà avanti nei prossimi mesi e Iv non rinuncerà mai a confrontarsi, però sui temi, non sui like sui social...". Per questo motivo, Renzi ha aggiunto: "È un invito aperto: in qualsiasi momento raggiungo Elly dove vuole e mi confronto, numeri alla mano, su quella legge votata dal Pd, quando ancora il Pd vinceva le elezioni". Una stoccata all'attuale Partito democratico, che sembra abbia perso il mordente.
Poi, rivolgendosi alla corrente riformista del Pd, Renzi ha chiesto: "Come fate riformisti del Pd a essere la sesta stella di M5s? Vi trattano come un Toninelli qualsiasi. Abbiate un pò di onore e dignità per quello che avete votato voi. Ma i riformisti del Pd saranno zitti e buoni in attesa di tempi migliori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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