Ora la crisi ci rende salutisti: italiani ortofrutticoli e sportivi

Ma se è vero che gli italiani sono diventati più salutisti, chi le mangerà le nuove patatine «gusto lime e pepe rosa»?. La metropolitana milanese è piena di manifesti pubblicitari che annunciano l'arrivo della croccante creatura verde; sì, verde: come l'incredibile Hulk.
Di cibi mostruosi in giro ce ne sono tanti, soprattutto nel settore «snack» (ma che triste la vita se non ci fossero...), eppure pare - e sottolineiamo «pare» - che gli italiani negli ultimi tempi siano diventati più salutisti, sia sul fronte dell'alimentazione, sia nel campo dell'attività fisica. Risultato: un virtuoso mix che avrebbe portato il popolo del magna magna a moderarsi a tavola scegliendo meno abbacchio e più insalata. Inoltre l'esercito degli «sportivi da divano» avrebbe finalmente deciso di sostituire le pantofole con le scarpe da ginnastica. Insomma, meno abbuffate e più movimento. Ma sapete chi è l'autore del «miracolo»? Mario Monti. Uno che non ha certo la faccia del ghiottone e che ama farsi fotografare mentre fa delle belle passeggiate in montagna. In tempo di spending review il nuovo modello dell'italian style è diventato lui: il premier tecnico che non concede nulla alla panna, prediligendo fette biscottate integrali. Grazie alla sua speciale dieta, i nostri carrelli della spesa si sono gradualmente svuotati (ma vedrete che per le feste di Natale torneranno a riempirsi alla grande, alla faccia della crisi...): via carne, via pesce, via vino; dentro insalata, frutta, yogurt, cracker e acqua minerale. Tutto portato a tavola all'insegna di porzioni spartane che nulla devono concedere al secchio della spazzatura. Ricordate la nonna che, quando eravamo piccoli, ci diceva: «Hai mangiato tutto? Non si lascia niente nel piatto!»; ora si è tornati a dirlo. E non solo ai bambini, ma pure agli adulti.
Il bilancio familiare langue e tirare la cinghia, più che un'opzione, è una necessita. Secondo una ricerca delle Camera di commercio, nel piatto delle famiglie italiane un quinto della spesa va ormai in frutta e verdura e c'è un balzo delle varietà importate, con un più 5% in un anno. Italiani popolo di ortofrutticoli, quindi. La conferma viene anche da uno studio dell'Associazione di dietetica e nutrizione clinica (Adi): «Non tutti i mali vengono per nuocere. Causa crisi economica gli italiani sono molto più attenti a non sprecare, non abbondano nelle porzioni e aumenta la percentuale degli sportivi». Con benefiche ricadute per la nostra salute: «Per la prima volta è in crescita la percentuale dei normopeso, oggi al 54,2% rispetto al 51% del 2010, sebbene resti alta la percentuale in sovrappeso o obesità (43,4%), ma comunque in calo rispetto al 46% di due anni fa».
Un'indagine Coldiretti Censis ci informa poi su un altro aspetto: un italiano su quattro fa regolarmente lo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio. Un break entrato ormai nelle abitudini quotidiane di 13,2 milioni di italiani (27,7 milioni in modo saltuario), spesso sostituendo il tradizionale pranzo e cena.

«A fare lo spuntino - spiega la Coldiretti - sono soprattutto le donne, i più giovani e i single con frutta, yogurt e cracker che si classificano tra gli alimenti più gettonati». Senza mai dimenticare la bottiglietta di acqua minerale. Che fa fare tanta plin plin: operazione facilissima, considerato che siamo giù tutti in mutande.

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