Il Pd sale sul carro dell'Imu ma quando lo diceva Silvio...

Quando in campagna elettorale Berlusconi aveva promesso l'abolizione dell'Imu, il Pd aveva liquidato la proposta definendola "folkloristica". Ora vogliono tutti strappargli la vittoria

Il Pd sale sul carro dell'Imu ma quando lo diceva Silvio...

Altro che dare a Cesare quel che è di Cesare. Adesso la sinistra vuole pure mettere il cappello sul successo incassato in settimana dal governo. Dopo aver a lungo osteggiato l'abolizione dell'Imu sulla prima casa, il Partito democratico si affanna per strappare dalla mani di Silvio Berlusconi che porta solo il suo nome. La prima a provare invidia per il gol messo a segno dal leader del Pdl è stata, manco a dirlo, Rosy Bindi che ha invitato a non "spuntare le vittorie". "Il Pdl come il Pd - ha avvertito la Bindi - farà i conti con il programma illustrato da Letta in parlamento che, malgrado la propaganda di Berlusconi, non è il suo". Dopo di lei, uno dopo l'altro, tutti a voler strappare al Cavaliere un provvedimento in cui ha creduto sin dall'inizio della campagna elettorale.

Basta dare una rapida occhiata ai titoli dei giornali che, a poche settimane dalle elezioni politiche, riportavano accuse e anatemi del centrosinistra contro Berlusconi. Lo scorso 16 gennaio l'allora segretario piddì Pier Luigi Bersani aveva spiegato ai microfoni di Ballarò che non solo era "impossibile ridurre l'Imu", ma che il Paese aveva addirittura bisogno di una patrimoniale. Senza andare troppo lontano anche la Bindi, che adesso vuole dare al Cavaliere lezioni di morale politica, andava dicendo che i democrat erano contrario all'abolizione dell'imposta sulla prima casa. "Per alcuni di noi non è giusto sospendere l’Imu sulla prima casa - diceva lo scorso aprile - abbiamo invece problemi sulle pensioni, sugli esodati e sulla sanità". Lo stesso premier Enrico Letta, al tempo vice segretario del Pd, aveva criticato, in una intervista rilasciata alla Stampa a febbraio, la proposta del Cavaliere definendola "non credibile" perché "basata su premesse che non tengono conto della verità e perché non si poggia sulla possibilità di realizzarla dal punto di vista della solidità politica". Una promessa che Letta aveva definito "irrealizzabile". Dello stesso avviso era anche Dario Franceschini, ex capogruppo del Pd a Montecitorio e adesso ministro ai Rapporti col parlamento: "Non è politica, è folklore. Sono 19 anni che si ripete lo stesso copione: Berlusconi le spara grosse in campagna elettorale e poi si dimentica". Una sparuta minoranza i democrat disposti a seguire Berlusconi sulla strada dell'abrogazione dell'imposta sulla prima casa. Tra questi il "rottamatore" Matteo Renzi che, al tempo, era visto dai vertici di via del Nazareno come un berlusconiano in seno al Pd.

Adesso tra l'establishment piddì tira tutt'altra aria. Non appena l'esecutivo ha sospeso fino al 16 settembre l'Imu per poi abolirla definitivamente, hanno tutti fatto la corsa per prendersene i meriti e mettere in un angolo il Cavaliere. "Dopo la nostra vigorosa rimonta alle elezioni politiche di febbraio, ci siamo fatti promotori di un governo di coalizione con il Pd. La sinistra era sicura di vincere e invece deve fare i conti con il nostro programma", aveva subito commentato il Cavaliere in un video messaggio postato su Facebook per ricordare che l'abolizione dell’Imu rientra nel piano economico tracciato dal Pdl in campagna elettorale. Per l’ex premier, infatti, è solo il primo dei provvedimenti su cui il Pdl si è impegnato: "Ora vogliamo portarli a casa per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia". Il fatto che il piano economico del Pdl sia vincente non va proprio giù al Pd. Proprio per questo, il neo segretario Guglielmo Epifani continua ad attaccare duramente Berlusconi. "Lui può dire che ha vinto, ma non è così", ha tuonato l'ex Cgil invitando il laeder del Pdl a smetterla di "fare attentati pensando di mettere il governo in fibrillazione con la questione giudiziaria". Non è da meno Letta che questa mattina, in una intervista a Repubblica, ci ha tenuto a precisare che "gran parte della manovra è dedicata ai temi cari al centrosinistra". Insomma, per il premier, "bisogna finirla con questa logica assurda per cui Berlusconi vince sempre e il Pd perde sempre".

Mentre il Pd litiga e si fa venire una crisi di nervi nel valutare chi sia il vincitore politico e morale della sospensione dell'Imu, Berlusconi già guarda avanti e pensa alle posse mosse che l'esecutivo deve mettere in cantiere per far rialzare il Paese. In primis, l'abolizione dell'innalzamento dell'Iva dal 21 al 22% e, più in generale, l'abbassamento della pressione fiscale.

In secondo luogo, la riforma di Equitalia tagliando le unghie a quel "mostro" che troppo a lungo ha terrorizzato gli italiani. Se anche questi provvedimenti verranno messi a segno, la sinistra proverà ad accaparrarsi il merito?

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