La piazza dà lezione di violenza Scontri a Milano, Roma e Torino

La piazza dà lezione di violenza Scontri a Milano, Roma e Torino

Roma L'autunno caldo delle proteste studentesche e delle rivendicazioni giovanili è iniziato. E nel peggiore dei modi. Ieri i cortei che si sono svolti in molte città italiane, unendo i giovani di tutta la penisola, si sono trasformati nella solita guerriglia urbana. La protesta contro la riforma della scuola, l'austerity, i tagli che coinvolgono l'istruzione e il caro-libri, in realtà ha preso di mira soprattutto i rappresentanti delle forze dell'ordine, con un bilancio pesante di feriti e contusi.
A Roma notevoli i disagi al traffico nelle zone centrali, dove con il passare delle ore si sono moltiplicati i cortei spontanei. Momenti di tensione si sono registrati quando il corteo, dopo aver raggiunto il ministero dell'Istruzione, ha provato a cambiare il percorso stabilito dalla Questura. All'altezza di Porta Portese i giovani dei licei romani hanno lanciato sassi e bottiglie, cercato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine e ferendo sei agenti. Gli uomini della Digos hanno però fermato un quindicenne, che dopo essere stato identificato è stato riaffidato ai genitori. Sequestrati anche scudi in plexiglass, pietre e bastoni usati dai giovani.
Non è andata meglio a Milano, dove alcuni fumogeni sono stati lanciati di fronte alla Sede Siae e scritte e volantini sono stati messi sulle vetrine di alcune banche. Qui i tafferugli si sono registrati quando la polizia ha cercato di fermare uno dei due tronconi di studenti, quello diretto alla sede della Regione Lombardia. I ragazzi che avevano in testa i caschi per nascondere il volto, hanno colpito con uova, sassi e fumogeni gli agenti. Alla fine i contusi sono stati una decina. L'altro corteo, invece, quello partito da Largo Cairoli, è stato meno violento, ma ha avuto l'effetto di mandare in tilt il traffico.
A Torino, invece, i manifestanti partiti da piazza Arbarello, dopo aver attraversato via Cernaia lanciando un fumogeno contro l'Ufficio scolastico regionale, hanno deviato dal percorso comunicato alla Digos e in via XX Settembre si sono scontrati con i poliziotti: dieci giovani e due agenti sono rimasti feriti. Gli identificati, invece, sono stati una quindicina: tra questi un ragazzo che durante le tensioni era rimasto leggermente ferito alla testa ed era stato medicato dai sanitari di un'ambulanza fatta arrivare sul posto. Cinque studenti, invece, sono stati denunciati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale
A Napoli alcuni grossi petardi sono stati fatti esplodere durante il corteo organizzato dagli Studenti Autorganizzati della Campania, circa 500 giovani uniti nella protesta contro il Governo e il ministro Profumo, che hanno tirato uova contro la sede della Provincia e alcune banche. A Palermo, invece, davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana i ragazzi hanno fatto un falò con le tessere elettorali per esprimere la «sfiducia nella casta». Nel mirino degli studenti bolognesi, invece, è finito il consolato greco, privato della bandiera e bersagliato con gavettoni di vernice, mentre se la sono presa con le vetrine dei negozi i ragazzi di Firenze. E, come sempre accade, a fine mattinata i collettivi studenteschi hanno puntato il dito contro la polizia, denunciando di essere stati picchiati e minacciati. A loro ha risposto a distanza il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, ricordando di essere stato sempre disponibile al confronto.

«Le posizioni di chi manifesta il proprio dissenso - ha detto - sono tanto più forti quando non si accompagnano a gesti di violenza ma sono capaci di concretizzarsi in una proposta. Dai ragazzi, invece, non è giunta alcuna richiesta di incontro».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica