Per Piepoli effetto Renzi secondario. Alle Europee un voto contro Grillo

Tre milioni di voti al Pd dal centrodestra. Il premier? "Da rottamatore a salvatore della patria"

Concluse le operazioni di voto per il rinnovo del Parlamento europeo, anche Nicola Piepoli, decano dei sondaggisti italiani, ha detto la sua su quanto emerso dalle urne, rispondendo alle domande di Lapresse.

Per Piepoli il risultato migliore è di sicuro quello della Lega, che "Salvini ha fatto risorgere". E se il centrodestra "tiene", il grande exploit di Renzi si spiegherebbe con un lavoro sull'immagine che da rottamatore lo ha trasformato in "salvatore della patria contro Grillo".

Il sondaggista traccia un parallelismo tra quanto è successo e quando avvenne invece nel 2002 in Francia, con la convergenza sul nome di Jacques Chirac al ballottaggio, per evitare che a vincere fosse Jean Marie Le Pen. A sentire Piepoli il meccanismo si è ripetuto in Italia, con tre milioni di elettori che si sono spostati da centro e centrodestra per evitare l'exploit dei 5 Stelle.

In secondo piano - spiega Piepoli - la presenza di capoliste in quote rosa, l'"effetto Renzi" e gli 80 euro in più in busta paga. Il voto è stato "solo e soltanto contro Grillo", e non pro-sinistra. "Pensavo che con le

538em;">politiche dell'anno scorso, il pericolo Grillo fosse passato - conclude Piepoli -. Ma non lo credevano gli italiani, che hanno avuto paura oggi, nel 2014".

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