Di Pietro vuole affossare l'Idv: pronta la lista "Basta"

Si stringe l'asse tra Di Pietro e il comico. Secondo indiscrezioni sarebbe già pronta la lista "Basta!" che, insieme ai grillini, sosterrebbe la candidatura di Ingroia a Palazzo Chigi. L'ex pm smentisce e attacca tutti: "Boiate informative, contro di noi un omicidio politico"

Dall'Italia dei Valori ormai è un fuuggi fuggi? E il primo a darsela a gambe levate è proprio il laeder Antonio Di Pietro. Mentre il partito affonda sotto i colpi della magistratura e degli scandali, l'ex pm sta pensando di non soccombere insieme ai suoi fedelissimi e di riciclarsi con l'aiuto di Beppe Grillo. Secondo l'Unità, infatti, Di Pietro avrebbe già in tasca il simbolo nella nuova lista e i contatti giusti per provare a portare il partito delle toghe al potere. L'ex pm smentisce ("È una boiata informativa") e passa al contrattacco: "Sto diventando davvero 'viola' di rabbia per le continue falsità e calunnie che mi vengono riversate addosso".

Come già anticipato oggi dal Giornale in edicola, il disegno che sta nascendo da un'ipotetico asse tra il Movimento 5 Stelle e Di Pietro è la nascita di una forza politica che, usando la lotta alla casta come specchietto per le allodole, sarebbe pronta a invadere il parlamento portando le toghe al potere. Le spinte stanno esplodendo negli ultimi giorni, dopo l'inchiesta di Report sull'immenso patrimonio immobiliare dell'Italia dei Valori. Eppure, secondo le indiscrezioni raccolte dall'Unità, il progetto sarebbe in cantiere già alcune settimane. Durante il vertice fiume di martedì scorso, Di Pietro avrebbe inavvertitamente svelato un bozzetto segretamente nascosto all'interno di una cartellina. Il simbolo della nuova lista di Di Pietro un cerchio con la grande scritta bianca "Basta!" su sfondo viola. "Gli altri dirigenti seduti al tavolo della sede Idv hanno subito chiesto spiegazioni - ha raccontato uno dei dieci notabili presenti - ma l'ex pm ha tagliato corto: 'Nulla di importante'". Solo una coincidenza? Macché. Il colore viola (simbolo delle piazze antiberlusconiane per antonomasia), il funerale all'Idv nell'intervista al Fatto Quotidiano, la candidatura al Colle lanciata da Grillo, la lista arancione di Luigi De Magistris: il puzzle si sta componendo. Un pezzo alla volta e quello che emerge è un disegno per mettere insieme un fronte dei "non allineati" al premier Mario Monti. Adesso Di Pietro guarda a un'alleanza col Movimento 5 Stelle, sebbene la base grillina non sia affatto d'accordo. "Insieme arrivano al 25-30%", assicura il Fatto Quotidiano che, negli ultimi giorni, ha vivamente caldeggiato le nozze tra i due. Ovviamente, perché possano avvenire, Di Pietro deve uscire dall'Idv e creare una "cosa" nuova. La lista "Basta!", per l'appunto. Anche De Magistris è già pronto a lanciare una propria lista. La Fiom guarda con interesse. Tutti pronti a sostenere la candidatura dell’attuale procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia a Palazzo Chigi. "Non è realistico - si limita a commentare il pm - per ora mi sto concentrando sul Guatemala e sulla sua situazione che merita impegno".

Le indiscrezioni pubblicate dall'Unità, però, mandano su tutte le furie Di Pietro che bolla la lista civica come "una boiata informativa", nega di voler sciogliere l'Italia dei Valori e accusa tutto e tutti: "Questa non è lotta politica. È premeditato omicidio politico". Insomma, attacca a testa bassa adesso che le indiscrezioni e gli scandali si inseguono uno via l'altro.

"Mi viene davvero voglia di urlare una volta per tutte: e mò basta con tutte queste sciocchezze", attacca l'ex pm sul suo blog puntando il dito contro "i signori della disinformazione e del killeraggio politico". Tanto che l’Idv Stefano Pedica si arrischia a proporre una manifestazione per dire che Di Pietro resta il leader. La chiameranno "Ripartire". Da dove non si sa.

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