"Il pizzo ai No Tav per parlare in pubblico senza contestazioni"

È successo a un incontro elettorale organizzato in Val Susa. Chiamparino: "Regole mafiose". E oggi i No Tav manifestano. Tra di loro Erri De Luca

"Il pizzo ai No Tav per parlare in pubblico senza contestazioni"

Il pizzo ai No Tav. Per potere parlare a un convegno e per evitare disordini e proteste. Così è successo che lunedì scorso in Val di Susa, precisamente nella Cascina Roland, si è tenuto un incontro elettorale a cui hanno partecipato Sergio Chiamparino, candidato del Pd alla presidenza della Regione Piemonte, e l'esponente politico locale Antonio Ferrentino. Soltanto che dopo si è scoperto che i gestori della cascina in mano alla cooperativa Gaia abbiano girato parte dell'incasso ai No Tav per sostenere le spese legali.

"Non metteremo mai più piede in un posto che accetta le regole della mafia No Tav", ha tuonato Chiamparino. Gli attivisti No Tav hanno minimizzato: "L'evento non ci interessava, non volevamo fare da cassa di risonanza a certi personaggi. evidentemente qualcuno non si rassegna al fatto che non si può comprare tutto". La polemica divampa nel giorno della manifestazione che i No Tav hanno convocato a Torino per protestare contro le accuse di terrorismo lanciate dalla procura a quattro simpatizzanti di area anarchica. Sono attesi migliaia di dimostranti, fra i quali si mescoleranno alcuni dei vip della cultura e dello spettacolo che a febbraio firmarono l'appello "Contro la vendetta di Stato". Tra di loro lo scrittore Erri De Luca che su Facebook ha scritto: "

538em;">Oggi a Torino da una parte il salone del libro che celebra il suo rito al chiuso, dall'altra una piazza che manifesta per la libertà di quattro giovani incriminati di terrorismo per danneggiamento di macchinario. Io vado in quella piazza da cittadino e da scrittore".

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