C'è il primo ok in Senato al premierato. Casellati: "Legge elettorale prossimo step"

Con l'ok all'emendamento del governo all'articolo 3 della riforma costituzionale sono preclusi 700-800 emendamenti delle opposizioni

C'è il primo ok in Senato al premierato. Casellati: "Legge elettorale prossimo step"
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Passo avanti verso il premierato. Oggi la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato l'emendamento del governo alla riforma costituzionale sull'elezione diretta del presidente del Consiglio. L’emendamento riscrive l’art. 92 della Carta: il nuovo testo taglia il premio di maggioranza al 55 per cento e introduce il limite dei due mandati per il premier e il potere di revoca dei ministri.

Con il via libera all’emendamento all’articolo 3 della riforma costituzionale sul premierato sono preclusi 700-800 emendamenti delle opposizioni. I lavori proseguono con l'esame dei subemendamenti all'emendamento del governo 3.0.2000 che al primo comma dell'articolo 57 della Costituzione ("Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero") aggiunge"e salvo il premio su base nazionale previsto dall'articolo 92".

Il testo prevede il limite di due mandati consecutivi - della durata di 5 anni -, ad eccezione di un terzo nel caso in cui il premier non abbia ricoperto l'incarico per un periodo superiore ai sette anni e sei mesi nelle legislature precedenti, e interviene sui poteri del Presidente della Repubblica. Quest’ultimo conferisce l’incarico di formare il governo al premier eletto, nomina e revoca – su proposta di questo – i ministri. Previsto lo stop al semestre bianco, mentre resta il principio della rappresentatività; un premio su base nazionale per garantire una maggioranza dei seggi in Parlamento alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio

L’Iter in commissione del ddl per l’introduzione del premierato nella Costituzione potrebbe concludersi alla fine di aprile per poi andare in aula, ma i tempi li determina la discussione parlamentare e non il governo, ha evidenziato il ministro Elisabetta Casellati.

La titolare delle Riforme istituzionali ha evidenziato: “Quello sulla legge elettorale è un nodo non creato dalla riforma perché non si è mai visto che si faccia una legge elettorale prima di avere uno scheletro quantomeno della riforma costituzionale, quindi ho detto e ripeto che la legge elettorale si farà dopo una prima approvazione, perché diversamente se l'avessi fatto prima il testo oggi in discussione sarebbe stato un testo che avrebbe avuto dei paletti magari insormontabili, paletti che la legge elettorale costruisce a danno di una riforma".

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