Primo ok dell’Aula alla manovra: via libera con 221 sì

Il governo ha ottenuto il primo ok alla manovra alla Camera, sbloccando le procedure per il voto finale atteso per l'alba del 24 dicembre

Primo ok dell’Aula alla manovra: via libera con 221 sì

La Camera ha dato l'ok alla alla fiducia sulla manovra, con 221 voti favorevoli e 152 contrari. Il voto sul provvedimento è previsto per domani mattina. L'Assemblea dovrà ora votare le tabelle e gli ordini del giorno, quindi si riunirà il Consiglio dei ministri per approvare la nota di variazione di bilancio. Successivamente riprenderà la seduta con le dichiarazioni di voto e il voto finale sulla legge di Bilancio, atteso per le primissime ore della mattina. La corsa contro il tempo del governo per evitare l'esercizio provvisorio sta arrivando a compimento: l'iter dovrà concludersi entro il 31 dicembre ma il calendario previsto dal governo prevede l'ultimo passaggio di voto tra il 27 e il 28 dicembre, abbondantemente entro i limiti.

"È come con gli aerei quando c'è un pò di turbolenza, l'importante è atterrare", ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti parlando in Transatlantico con i cronisti, interpellato in merito alla concitazione vissuta nelle ultime battute della manovra economica. Mentre era assieme al ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, Giorgetti ha replicato scherzando: "Non vi impressionate, siete giovani. Sono qui con il ministro Pichetto e abbiamo visto 50 anni di manovre in due, ne abbiamo viste di tutti i colori".

In Aula si sono registrate le proteste dell'opposizione per la presentazione da parte del governo di due emendamenti alla manovra su cui l'esecutivo ha incassato la fiducia e relativi alle tabelle del disegno di legge di bilancio. Ma ciò sul quale si stanno puntando le opposizioni sono minuzie. Il primo emendamento è di natura puramente tecnica e contabile per l'allineamento delle coperture. Il secondo emendamento assegna 20 milioni di euro per l'acquisto da parte dello Stato di Villa Verdi e 400.000 euro per contrastare la peste suina in Piemonte. Ciò che l'opposizione contesta al governo è di natura prettamente procedurale, lamentando la mancata comunicazione dei testi del governo per presentare subemendamenti. Il vicepresidente Mulè ha puntualizzato che è stata seguita la procedura di sempre.

"Il vostro è un disegno di giustizia a doppio binario: quella carezzevole per potenti e coletti bianchi, e quella inflessibile per la gente comune. Niente di nuovo: fisco fai da te, condoni fiscali, misure compiacenti per evasori, corruttori, speculatori. Vigileremo con la massima fermezza per impedirvi di realizzare questo disegno e vi inchioderemo alla questione morale", ha detto Giuseppe Conte, nel suo intervento in Aula durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla manovra.

Il capogruppo leghista Riccardo Molinari, durante le dichiarazioni di voto alla Camera sulla manovra, ha detto: "Finchè c'è la Lega al governo c'è la garanzia che sul percorso delle autonomie si vada avanti. Quindi il nostro voto di fiducia sarà convinto affinchè questo percorso venga portato a termine in tempi brevi".

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