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Profumo: "Alle elementari a cinque anni"

Il ministro dell'Istruzione vaglia l'ipotesi di anticipare l'inizio delle scuole e di conseguenza l'ingresso nel mondo del lavoro. Ma i sindacati temono i tagli

Profumo: "Alle elementari a cinque anni"

L'Italia deve allinearsi allo standard europeo. Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, in un'intervista con Radio Capital, propone di anticipare l'inizio delle scuole elementari a cinque anni.

È un'idea - dice Profumo - a cui "stiamo lavorando", nell'ottica di "creare la scuola del futuro". Un'opzione sul tavolo. E se i sindacati si oppongono, il ministro sottolinea che l'obiettivo "non è di tagliare ma di creare un sistema formativo migliore per avere cittadine e cittadini più robusti in grado di competere in un mercato del lavoro sempre più europeo".

Profumo parla anche della cattedre vacanti, circa 24mila e spiega le mosse che sta compiendo il Ministero, che si sta impegnando a "ridisegnare l’amministrazione di tutta la scuola per fare in modo che questo non accada più, intanto qualcosa è stato fatto con l’immissione in ruolo di 22 mila docenti".

"Ora - aggiunge il ministro, rivolgendo l'attenzione al problema dei precari - ci sono i concorsi, se un precario vince, accelera l’immissione in ruolo, sennò resta in graduatoria. Il primo concorso sarà a fine mese, quello successivo, l’estate prossima, si svolgerà con regole semplificate rispetto a quello imminente".

In una battuta Profumo risponde anche alla Lega, che criticava il progetto

di fornitura dei tablet alle scuole del Sud Italia, bollando l'iniziativa come razzista. "L'obiettivo è dare tablet a tutte le classi", sottolinea. E il progetto è valido "per tutta Italia".

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