Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato oggi all'unanimità la liberalizzazione della cannabis per uso terapeutico. Il prossimo passo sarà quello di richiedere al ministero l'autorizzazione a coltivarla e lavorarla a fini sperimentali. La legge, ispirata al modello di quella già approvata in Liguria, è stata presentata su iniziativa del consigliere di Sel Michele Losappio, e consentirà l'utilizzo della marijuana sia in ospedale (tanto nelle strutture pubbliche che in quelle private), sia a casa.
Soddisfazione, secondo quanto riporta La Repubblica, è stata espressa da tutte le forze politiche rappresentate in consiglio regionale. Losappio ha commentato con compiacimento quella che definisce "una bella pagina di politica regionale che dimostra la possibilità di operare con unità d'intenti per il bene dei pugliesi e la validità dell'intuizione del Gruppo Sel nel predisporre e proporre l'articolato di legge. Il nostro ringraziamento va perciò ai colleghi di maggioranza ed opposizione, all'assessore Gentile ed alla sua struttura e soprattutto a quanti sono impegnati in un percorso difficile e a volte lacerante di sperimentazione, in particolare nel Salento, che ci hanno accompagnato con proposte e suggerimenti".
Adesso la palla passa alla giunta guidata da Nichi Vendola, che dovrà emanare gli indirizzi attuativi della legge, che verrà resa esecutiva entro un mese: Elena Gentile, assessore pugliese alla sanità, ha dichiarato che l'introduzione della legge "ha lo scopo anche di porre a livello nazionale il tema dell'uso dei cannabinoidi in un regime meno proibizionistico." Allo stato attuale delle cose, l'unico farmaco a base di cannabis disponibile è prodotto in Olanda e distribuito in Italia da un solo rivenditore, determinando un prezzo di 40 euro al grammo.
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