Quel Merolone naufrago sull'«Isola degli evasori»

Quel Merolone naufrago sull'«Isola degli evasori»

Nel «Dizionario del gergo giovanile» alla lettera M - esattamente dopo Merlo («Sei un merlo», espressione con cui s'intende una persona facilona. Vedi Beccaccia) - c'è lui: Merolone («Termine che indica un organo sessuale maschile particolarmente sviluppato»).
Valerio Merola ignorava di essere entrato nella storia del lessico italiano per quella sua particolare «dote» che gli uomini invidiano e le donne apprezzano. Quando gli diamo la notizia, l'ex pupillo di Pippo Baudo, ride di gusto. È a bordo della sua Lamborghini e sta andando da Montecarlo a Sirmione dove presenterà una serata di gala. Sembra di ottimo umore, nonostante tutti i telegiornali abbiano dato con gran risalto la notizia della sua evasione fiscale da 4,5 milioni di euro.
Scusi signor Merola, ma se lei - come sostengono le Fiamme gialle - non ha pagato tasse per 4,6 milioni di euro, si può sapere quanto cavolo guadagna?
«Per una simile tassazione dovrei fatturare una ventina di milioni. Roba che neppure Michael Jackson nel suo periodo d'oro...».
Quindi lei smentisce di incassare questa cifra?
«Magari avessi tanti soldi. La verità è che vivo bene del mio onesto lavoro e ho sempre pagato le tasse fino all'ultimo centesimo».
Non in Italia, però.
«E perché dovrei pagarle in Italia visto che da 21 anni risiedo a Montecarlo?».
Residente doc o residente «taroc»?
«Residente doc, glielo assicuro. Nella mia dichiarazione dei redditi all'erario monegasco non c'è nulla di taroccato. L'intera e dettagliata documentazione è nelle mani della Guardia di finanza».
Che però l'ha denunciata lo stesso...
«È così. Io sono stato collaborativo al massimo. Sono certo che si chiarirà tutto e confido nella magistratura».
Quella stessa magistratura che, nel 1996, la fece arrestare per un presunto giro di prostituzione. Tutto archiviato. Non si celebrò neppure il processo...
«Tutto archiviato per assenza del reato ipotizzato».
Con lei furono «archiviati» anche Gianni Boncompagni e Gigi Sabani.
«Sì. Ma Gigi, anche per quel dolore, alla fine ci rimise la vita...».
Il suo grande amico Gigi. Lei lo ricorda portando in giro per l'Italia uno spettacolo a lui dedicato, «Io Imito».
«E ovunque vada raccolgo nei confronti di Sabani tanti attestati di stima. Una solidarietà che mi riempie di gioia e che farebbe felice anche Gigi».
A stroncarla ha pensato invece Aldo Grasso. Lei era tornato in Rai nel 2010 con La Giostra sul Due e lui, zac, ha ritirato fuori la storia del «Merolone»...
«Da Grasso mi sarei aspettato una critica, non un insulto. Riesumare il vecchio tormentone del Merolone è stata una caduta di stile».
Stile a parte, però, il Merolone ha dato una certa «spinta» al suo curriculum professionale...
«Che è il curriculum di uno che ha fatto 25 anni di gavetta, inventando format che poi sono stati copiati da tanti...».
Un esempio?
«Bravissima, il programma antesignano di tutti gli attuali talent show».
Come dire che Amici, X Factor ecc. sono cloni del suo Bravissima...
«L'ha detto lei...».
Ultimamente si è chiacchierato molto sulle presunte «cattive frequentazioni» del «Trota», Renzo Bossi. Lo sa che in cima alla lista degli «amici» che lo avrebbero portato sulla «cattiva strada» c'è proprio lei?
«Mi ha fatto molto male leggere una simile vigliaccata. Io sono una persona perbene che non porta sulla cattiva strada proprio nessuno. Amo lo sport e le auto sportive. Passioni che condivido con Renzo al quale consigliai, in tempi non sospetti, di attendere ancora un po' prima di entrare in politica».
Però la sua fama di bon vivant non è certo inventata...
«E questo che vuol dire? Non sono sposato e non ho figli. Posso quindi frequentare tutte le belle ragazze che voglio».



Beato lei, a quando un libro autobiografico?

«Presto. Un editore si è già fatto avanti».
Titolo del best seller?
«Rifarei tutto!».
Inclusa la dichiarazione dei redditi nel Principato di Monaco?
«Ah ah ah...».

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