"Viola il silenzio elettorale". Bucci contro Ranucci

Il candidato del centrodestra attacca il metodo Report: "Questo modo di fare non è tipico di come dovrebbero essere le democrazie". Il giornalista si difende, ma FI è pronta a chiedere l'audizione in Vigilanza Rai

"Viola il silenzio elettorale". Bucci contro Ranucci
00:00 00:00

Una nuova stagione di Report è alle porte e Sigfrido Ranucci già si sfrega le mani. D'altronde nel giro di poche ore ha avuto modo di sghignazzare, dalle voci su un caso che riguardarebbe il ministro della Cultura Alessandro Giuli alle dimissioni del capo di gabinetto Francesco Spano. E non è finita qui: il conduttore tv è pronto a deliziarci con un servizio sulla Liguria che andrà in onda dopodomani sera su Rai 3. C'è un piccolo particolare che non può sfuggire: domenica e lunedì si terranno le elezioni regionali. Ecco perché Marco Bucci, il candidato del centrodestra, è andato all'attacco senza nascondere la sua disapprovazione.

La ricostruzione della vicenda giudiziaria che ha riguardato la Liguria avverrà a elezioni in corso, tra l'altro in pieno silenzio elettorale. Il sindaco di Genova, che punta a prendere il posto di Giovanni Toti, non si è detto preoccupato per la sfida contro Andrea Orlando del centrosinistra ma ha manifestato il proprio voltastomaco nei confronti dell'ormai noto metodo Report: "Sono un po’ disgustato da questo modo di fare che non è tipico di come dovrebbero essere le democrazie: quando c’è il silenzio elettorale, c’è il silenzio".

Bisognerà vedere quali saranno i contenuti del servizio televisivo. In che termini si parlerà della maxi inchiesta della Procura di Genova che ha portato alle dimissioni dell'ex governatore Toti? Ci saranno anche stralci di intercettazioni che riguarderebbero lo stesso Bucci o il candidato del centrodestra non verrà citato? Intanto il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, interpellato sulle polemiche per le anticipazioni di Report, è apparso piuttosto calmo: "Domenica sera sto tranquillo con la mia fidanzata e mi ascolto De André per due ore. Ranucci può fare quello che vuole liberamente. Io preferisco addormentarmi con Creuza de ma".

Comunque Ranucci ha già messo le mani avanti: il silenzio elettorale riguarda i partiti, non i giornalisti. E così tira dritto e intende parlare della Liguria nonostante le urne chiuderanno il giorno dopo, lunedì 28 ottobre, alle ore 15. Ma Roberto Bagnasco, deputato ligure di Forza Italia, ha già annunciato che chiederà ai suoi colleghi in Vigilanza di audirlo. In effetti si può immaginare lo schema tipo: verranno sostenute determinate tesi che poi andranno verificate; l'interessato potrebbe chiedere di replicare e di fare precisazioni. "Tutte cose che non possono essere garantite nei tempi utili affinché gli elettori si possano fare un’idea chiara.

Pioveranno delle suggestioni su chi è ancora indeciso, all’ultimo momento, senza che la controparte possa in alcun modo difendersi o replicare. E questo non è corretto", ha sottolineato Bagnasco al Riformista. Con quale faccia la sinistra parla ancora di TeleMeloni e di dominio totale del servizio pubblico?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica