Renzi a ruota libera: attacca e lancia la sfida. Al Cavaliere, che vorrebe sfidare alle elezioni, ma soprattutto al suo partito che invece, Berlusconi, vorrebbe mandarlo in galera. Uno schiaffo, una lezione e un avvertimento a tutti i manettari del suo partito. "Mi dispiace che Bersani cerchi l’insulto e l’accusa, per di più tra persone dello stesso partito. Ho solo detto, insieme ad altri e anche insieme alla Cgil, che bisogna fare presto, che non bisogna perder tempo. Possiamo mettere un punto a queste discussioni e ricominciare a pensare ai destini della gente?", ha attaccato il sindaco di Firenze dai microfoni del Tg5. Renzi torna anche sulla presunta telefonata che avrebbe stoppato il suo viaggio a Roma da grande elettore: "Chi se ne frega, di telefonate ne hanno fatte altre, quello che mi colpisce è lo stile, l’atteggiamento da intrallazzini quando si dice una cosa in pubblico e un’altra in privato". Poi lancia il guanto della sfida:"Mi piacerebbe sfidare Berlusconi per poi poter dire: è ora di andare in pensione. Qualcuno vorrebbe mandarlo in galera, io mi accontento di mandarlo in pensione".
Sulla corsa al Quirinale Renzi rottama Anna Finocchiaro e Franco Marini: "Il profilo che va bene è quello di nome che coinvolga la maggioranza più alta possibile". Il rottamatore boccia Marini in quanto senatore già bocciato dagli elettori in Abruzzo alle ultime 538em;">elezioni e attacca Finocchiaro ricordando le foto della sua spesa all’Ikea con la scorta e, per questo motivo, poco adatta, a suo dire, per un messaggio anticasta.
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