"Renzi è inaffidabile", "È ossessionato". Botta e risposta tra Calenda e Italia Viva

Il leader di Azione va all'attacco: "Ho sbagliato a fidarmi". La replica al veleno di Italia Viva: "È un uomo ossessionato perché Renzi è capace di fare politica, lui no"

"Renzi è inaffidabile", "È ossessionato". Botta e risposta tra Calenda e Italia Viva
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Nel giro di pochi messi il fu Terzo Polo si è trasformato da chissà quale potenziale calamita per le anime di centro a un ring politico su cui ormai ogni giorno si ospita uno scontro tra le parti con tanto di frecciatine incrociate e dichiarazioni al veleno. Nei giorni scorsi Matteo Renzi ha confermato la rottura con Azione, ufficializzando la separazione dall'ex partner e chiedendo di giungere alla conclusione di quella che ha definito essere una vera e propria "telenovela". Anche nelle ultime ore non sono mancati momenti di tensione tra i due gruppi, protagonisti dell'ennesimo scontro a distanza.

La lite tra Calenda e Italia Viva

Il fuoco è stato acceso da Carlo Calenda che, ospite di Cinque minuti di Bruno Vespa su Rai1, è stato interpellato sulle sue decisioni del passato e non ha fatto mancare punzecchiature all'indirizzo dell'ex presidente del Consiglio. Ha rivelato che alla rottura si è arrivati nel mese di aprile quando, dal suo punto di vista, Renzi "ha fatto saltare tutto". Quanto agli addii di Elena Bonetti ed Ettore Rosato, il leader di Azione ha accusato il numero uno di Italia Viva di aver levato loro "tutti poteri". Infine si è addossato le colpe di quanto accaduto, un espediente retorico per sganciare l'ennesima bordata: "L'errore è mio, l'errore è stato fidarsi di una persona di cui non ci si può fidare".

Le dichiarazioni di Calenda non sono certamente passate inosservate, tanto che a stretto giro Italia Viva ha deciso di replicare con altrettanta veemenza senza ricorrere a mezzi termini. Dalla galassia di Iv hanno innanzitutto posto l'attenzione sul fatto che ancora una volta l'ex ministro dello Sviluppo economico ha perso tempo per parlare di Renzi. Lo stesso Renzi che - ricordano da Italia Viva - gli ha consentito di fare il ministro, l'ambasciatore e il presidente del Terzo Polo. "Calenda è un uomo ossessionato da Renzi semplicemente perché Renzi è capace di fare politica, Calenda no", è la sferzata da parte di Italia Viva.

Dal suo canto Davide Faraone ha definito Calenda il Re Mida della politica ma al contrario: "Quel che tocca, distrugge". Infatti rivolgendo lo sguardo al passato risultano evidenti le piroette, dall'accordo con il centrosinistra in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 (salvo poi divorziare) alla creazione del Terzo Polo (salvo poi sgretolarsi). "Basta con le chiacchiere, noi vogliamo fare politica e occuparci di temi concreti. Ci lasci in pace", ha tuonato il deputato di IV.

Tanto ironica quanto pungente l'uscita del renziano Luciano Nobili che, giocando sul nome della trasmissione condotta da Bruno Vespa, ha affidato al proprio canale Twitter una battuta che però la dice lunga sulla reputazione sul conto di Calenda: "In effetti Cinque minuti è il format televisivo ideale per Carlo Calenda. È il tempo esatto in cui riesce a mantenere un’opinione senza cambiarla".

Il divorzio del Terzo Polo

Nelle ultime ore è nato in Italia il Comitato nazionale di Renew Europe che si pone l'obiettivo di partorire una lista unitaria riformista in occasione delle elezioni europee 2024. Sullo sfondo però proseguono le puntate del divorzio tra Azione e Italia Viva. La divisione dei gruppi parlamentari continua a tenere banco e, almeno per il momento, il tentativo di mediazione del presidente del Senato Ignazio La Russa non ha avuto esito positivo.

Ad alimentare le polemiche è stata la volontà di cambiare il nome del gruppo in "Iv-Centro-Renew Europe", un passaggio assai discusso e su cui sono in atto le valutazioni del caso sulla presunta illegittimità della delibera.

Nel ventaglio delle opzioni figura anche la separazione consensuale, che tuttavia a oggi sembra utopia perché in ballo vi è anche la questione relativa ai fondi di Palazzo Madama destinati ai gruppi. Si proverà a trovare un punto di incontro entro giovedì, altrimenti la querelle approderà sul tavolo della Commissione Contenziosa. E, forse, a quel punto la telenovela finirà davvero.

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