Renzi premier incaricato: "Vogliamo arrivare al 2018"

Il segretario Pd al Quirinale, a bordo di un'Alfa Romeo, per incontrare Napolitano. Che gli ha conferito l'incarico. Resta da scegliere il nodo Ncd. Intanto continua il totoministri

Renzi premier incaricato: "Vogliamo arrivare al 2018"

I tempi non saranno brevissimi, ma il primo atto ufficiale verso la nascita del governo di Matteo Renzi è compiuto. Alle 10:30 il segretario democratico si è recato (a bordo di una Giulietta Alfa Romeo bianca) al Quirinale per ricevere l’incarico di formare il governo. Incarico che ha ricevuto alle 11:50. "Ho accettato con riserva, con la responsabilità e il senso dell’importanza e rilevanza della sfida e ho assicurato che metteremo tutto l’impegno in questa difficile situazione", ha affermato il premier incaricato.

Adesso inizierà la fase delle consultazioni con i partiti e, previsione che arriva da più parti, Renzi potrebbe sciogliere la riserva e giurare tra mercoledi e giovedì, per ottenere la fiducia prima al Senato poi alla Camera e chiudere tutto per venerdì o sabato al massimo. L'obiettivo non è quello di un governo a breve scadenza. "Ci siamo prefissi impegno serio e significativo", ha detto il segretario Pd, "C’è un impegno di allungamento della prospettiva politica di questa legislatura che si colloca in orizzonte naturale". Un esecutivo che, nelle intenzioni del presidente incaricato, avrà una tabella di marcia fittissima: "Entro il mese di febbraio compiremo un lavoro urgente sulle riforme della legge elettorale e istituzionali, subito dopo immediatamente nel mese di marzo la riforma del lavoro, in aprile la pubblica amministrazione e in maggio il fisco. Abbiamo intenzione di lavorare in modo serio sui contenuti, state scrivendo cose complicate sui nomi e sulle mie vicende personali e mi sono venuto a noia da solo. L’attenzione è sui contenuti e l’orizzonte di legislatura necessita di una qualche giorno di tempo". In attesa di sentire le altre forze politiche, Renzi è andato prima a Montecitorio, dove ha incontrato Laura Boldrini, e poi a Palazzo Madama per un colloquio con Pietro Grasso. Questa è "la volta buona", Matteo Renzi ne è sicuro e lo scrive su twitter: "Con tutta l’energia e il coraggio che abbiamo la volta buona".

Resta durissimo però il braccio di ferro con Ncd. Alfano insiste nel volere un programma dettagliato di legislatura. E oggi gli fa eco Renato Schifani: "Parliamo di programma, di punti condivisi e poi di squadra di governo". La tensione tra il Pd e Ncd però è palese. Ne è testimonianza la dichiarazione del renziano Dario Nardella: "La realtà è che Alfano parla di programmi, ma pensa solo alle poltrone. Siamo ai vecchi vizi della politica italiana, servono responsabilità e rapidità. Abbiamo già perso troppo tempo e il nuovo governo deve nascere presto e bene". Anche all'interno dello stesso Pd ci sono però malumori. La fronda interna capeggiata da Pippo Civati alza la voce e invita Renzi a trovare alternative. "Se Renzi fa l’alleanza con Alfano, nasce il governo di centrodestra in due giorni. E nasce anche senza dieci di noi.

Quello che serve è un esecutivo con Sel e le colombe di M5s". Intanto prosegue il totoministri. Il dicastero più importante è quello dell'Economia. Tra i nomi che circolano ci sono quelli di Fabrizio Barca e Tito Boeri.

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