Risultati elezioni, ecco i trombati

Oltre all'esclusione di Fini, Ingroia e Di Pietro, fuori dal Parlamento altri nomi illustri: dalla Binetti a Marini, da Favia alla Bongiorno

Risultati elezioni, ecco i trombati

A bocca asciutta. Lo tsunami delle urne ha investito politici eccellenti. E li ha scaraventati fuori dal Parlamento. Quello che non è riuscito a fare l'invocata rottamazione, alla fine lo hanno fatto gli italiani. La lista dei trombati eccellenti annovera nomi illustri, quantomeno per l'esperienza e per il lungo corso in Transatlantico.

Uno su tutti Gianfranco Fini. Dopo trent'anni, il presidente della Camera è fuori dai giochi. Ma non è l'unico. All'interno del Fli, che ha raggiunto una percentuale da prefisso telefonico (0,4%), anche Italo Bocchino, Fabio Granata, Carmelo Briguglio, Giulia Bongiorno, Giuseppe Consolo, Chiara Moroni ed Enzo Raisi spariscono. Niente seggio anche all'ex direttrice del Secolo d'Italia, Flavia Perina.

Passando all'Udc, se da un lato per la legge del miglior perdente (il che è tutto dire) si salva Pier Ferdinando Casini, sorte opposta tocca al suo portavoce storico Roberto Rao, a Paola Binetti e a Ferdinando Adornato. Infausto destino anche per Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. L'ex pm non entra in Parlamento, così come Ilaria Cucchi, il dissidente grillino Giovanni Favia, l'ex leader Idv Antonio Di Pietro, il segretario del Prc Paolo Ferrero, quello dei comunisti Oliviero Diliberto e il leader dei Verdi Angelo Bonelli. Tra le file montiane niente da fare per il giornalista Mario Sechi e per l'ex ministro dell'Agricoltura Mario Catania.

Esclusioni importanti anche nel Pd - fuori Paola Concia, l'ex presidente del Senato Franco Marini e Giorgio Gori- e nel Pdl - fuori Amedeo Laboccetta. Non ce la fa Guido Crosetto, tra i fondatori di Fratelli d'Italia, escluso dal Senato. Dalla Camera è rimasto fuori Gianfranco Micciché, leader di Grande Sud, e Raffaele Lombardo, leader del Mpa (Movimento per le autonomie). Spariscono i radicali, cioè tutta la delegazione di Amnistia giustizia e libertà: da Emma Bonino a Rita Bernardini.

Fuori anche Francesco Storace. Se c'è chi si lecca le ferite, c'è anche chi invece stappa bottiglie di champagne. Come Antonio Razzi, Domenico Scilipoti e Augusto Minzolini, pronti a entrare in Parlamento.

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